Padre di Misericordia, ti ringraziamo e ti benediciamo per nostra madre e sorella santa Chiara d’Assisi di cui oggi celebriamo la festa nell’anniversario della sua salita al cielo (11 agosto 1253).
Chiara, donna nobile e coraggiosa
Chiara, donna di nobile stirpe: non si lasciò sedurre dagli onori e dalle false promesse di questo mondo, ma aderendo interamente al tuo Figlio Gesù, scelse l’unica vera ricchezza che non passa, il tesoro di grazia che solo riempie e sazia il cuore. Tramite Francesco, suo ispiratore e guida e fratello, aveva compreso, infatti, che non era possibile ambire la gloria in questo mondo e, nel contempo, regnare in cielo con Cristo.
Chiara, donna forte e coraggiosa: non ebbe paura di rischiare il suo onore e la sua fama fuggendo dalla ricca casa, dai progetti paterni come dalle ambizioni famigliari. Disprezzando ogni comodità e cosa superflua, scelse di vivere in radicale povertà e così consegnarsi interamente a Cristo Crocifisso, il più bello dei figli degli uomini. L’intera sua esistenza fu segnata da questo bruciante desiderio: contemplare, imitare, seguire le orme del Signore Gesù.
Chiara, donna di preghiera, povera e umile
Chiara, donna fatta preghiera: trasformata dalla Bellezza senza eguali del volto del tuo amato Figlio, ne ricercò continuamente l’abbraccio nella preghiera assidua e nell’intima contemplazione. Il suo cuore fu in modo particolare affascinato dalla povertà del Bambino Gesù collocato nella mangiatoia e avvolto in pannicelli, dall’umiltà e dalle sofferenze subite dal Signore, dalla sua passione, dalla sua morte in croce per tutti noi.
Chiara, donna povera e umile: così come Francesco fu un “uomo nuovo”, ugualmente Chiara può essere definita la “nuova donna” del suo tempo. Sulle orme del Poverello scoprì che non serve a nulla conquistare il mondo intero se perdiamo la nostra anima. A lei tanto “chiara e splendente”, non fu risparmiata la prova della sofferenza e dell’oscura «notte» di quasi ventinove anni di malattia, in cui apprese il significato della parola pazienza, del “patire”, condividendo nella carne l’esperienza dolorosa dell’amato «Sposo» povero e umiliato, «appeso ad una
croce».
Chiara, nostra sorella e madre
Chiara, sorella e madre: seppe prendersi cura con ineffabile carità del piccolo gregge – le povere sue sorelle – che Tu, o Padre, volevi generare nella Santa Chiesa sull’esempio del beato Francesco, per seguire la povertà e l’umiltà del tuo amato Figlio e della gloriosa Vergine Sua Madre. Sempre sostenne con affetto e nella preghiera Francesco e i suoi frati negli anni tumultuosi e spesso confusi di un Ordine in piena giovinezza ed espansione.
Nel giorno della sua festa, o Padre Altissimo, fa che la luminosa testimonianza di santa Chiara d’Assisi, ci sostenga nel seguire il Vangelo con maggiore autenticità, in povertà e umiltà e mitezza, servendo i fratelli con santa carità e misericordia. Te lo chiediamo per Gesù Cristo tuo figlio che vive e regna con te nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secolo dei secoli. Amen.
Santa Chiara d’Assisi, prega per noi! Prega per le tue sorelle, prega per i tuoi frati!
fra Alberto – info@vocazionefrancescana.org