Forse ti sei chiesto qualche volta come riconoscere la vocazione, la tua chiamata. Come ci si accorge di questa? Quali sono i segni e i sintomi più frequenti che la suggeriscono? Ecco di seguito alcune indicazioni, a mo’ di flash!
I segni premonitori
- Desideri dare un significato importante e profondo alla tua vita.
- Percepisci e intuisci nel cuore che il Signore ti invita e suggerisce “un di più“.
- Ti crea forte disagio e ti coinvolge la sofferenza delle persone; hai una sensibilità verso chi è più debole o povero.
- La vita normale che conduci ti piace, ma senti che in fondo non è “piena”, che qualche cosa ti manca (NB: Al riguardo tieni presente che quello che “ti piace per davvero” è ciò che realizza il desiderio più profondo celato nel tuo intimo, ma anche che, quasi mai, questo è facilmente riconosciuto o accettato; anzi, di solito è quanto ci fa più paura e cerchiamo di evitare.)
Poniti con onestà e libertà davanti a Dio e a te stesso
- C’è una risposta che solo tu puoi dare: a questa devi tendere, è questa che va ricercata!
- Cerca di far emergere anche tutti i timori (veri o presunti) che hai riguardo alla vocazione. Molti giovani preferiscono nascondersi dietro mille pretesti per fuggire da una possibile chiamata!
- Che peccato, poi, pensare che Dio ti stia proponendo qualcosa che non ti renderà felice! Che Lui voglia “fregarti”!
- Cerca di verificarti anche su ciò che al momento sembra costarti di più, anziché preferire la via più comoda e facile. Infatti, solo nella responsabilità e in un pieno coinvolgimento di noi stessi realizziamo il meglio, raggiungiamo delle mete, scopriamo nuove vie e possibilità; mai, questo avviene da scelte mediocri!
Riconosci in te qualità e limiti
- Se Dio ti sta chiamando ti darà sicuramente i doni e le grazie necessari per diventare frate e consacrato.
- Scruta però e conosci sempre meglio te stesso per scoprire le qualità e i talenti che già possiedi.
- Non temere di far emergere anche limiti e difetti e peccati. Il Signore, non chiama e non vuole persone perfette, ma chiede ai suoi discepoli di essere uomini riconciliati e pacificati, in un continuo cammino di conversione e rinnovamento.
- Confrontati e fatti aiutare e accompagnare da una guida spirituale, sapendo che così potrai fare un cammino di discernimento serio e piano piano scoprire ciò che Dio vuole veramente da te.
Prega sempre ardentemente come il giovane Francesco d’Assisi: “Signore cosa vuoi che io faccia?”. Lui non mancherà di mostrarti la Via!
Ricorda che la vocazione è un processo e un cammino
- La vocazione francescana è un processo, un cammino da percorrere come tutte le storie d’amore.
- Non pretendere risposte fulminee e precostituite, ma cammina con pazienza e fiducia.
- Tieni conto che il Signore tende a nascondersi quando ci chiama. Vuole così lasciarci un margine per agire e per ricercarlo in libertà (altrimenti non sarebbe una vera storia d’amore).
- Cerca di misurarti nel privilegiare sempre ciò che serve di più agli altri, anziché a te stesso.
- Scegli solo ciò che ti dà la vera pace del cuore. La scelta più autentica, anche se talvolta molto difficile, è quella che è capace di farti sentire il cuore contento; è lì dove il tuo cuore inquieto trova pace, sente di essere al giusto posto, trova “casa”.
- Approfitta dei ritiri e incontri vocazionali del Gruppo San Damiano per conoscere più da vicino la vocazione religiosa e l’ambiente e la vita di un convento e dei frati francescani.
- Prega sempre ardentemente come il giovane Francesco d’Assisi: “Signore cosa vuoi che io faccia?”. Lui non mancherà di mostrarti la Via!
fra Alberto – info@vocazionefrancescana.org