La vita è un dono che abbiamo ricevuto, un regalo che ci è stato offerto, una possibilità che non abbiamo guadagnato! Quando fai un regalo a qualcuno vorresti che quel regalo venisse usato e apprezzato e vorresti vedere felice chi l’ha ricevuto perché quello è il tuo dono d’amore per quella persona… Gesù desidera proprio questo da te!
Guardare la vita con occhi nuovi
Cari giovani, per favore, non guardate la vita “DAL BALCONE”, ponetevi dentro di essa. Gesù non è rimasto sul balcone, si è messo dentro; non guardate la vita “dal balcone”, entrate in essa come ha fatto Gesù.
Ma soprattutto, in un modo o nell’altro, lottate per il bene comune, siate servitori dei poveri, siate protagonisti della rivoluzione della carità e del servizio, capaci di resistere alle patologie dell’individualismo consumista e superficiale.
Amici, non aspettate fino a domani per collaborare alla trasformazione del mondo con la vostra energia, la vostra audacia e la vostra creatività. La vostra vita non è un “nel frattempo”. Voi siete l’adesso di Dio, che vi vuole fecondi.
Perché «E’ DANDO CHE SI RICEVE»
e il modo migliore di preparare un buon futuro
è vivere bene il presente con dedizione e generosità.
bello la vita come dono, come seme…ma se il terreno non è fertile? se non piove? se soffochi tra le erbacce infestanti? non potrai generare nemmeno frutto…non basta impegnarsi come bravo giardiniere. per fare un fiore ci vuole…tutto…e se non hai il tutto, ti accontenti di 2 foglie striminzite sul davanzale o magari di una pianta di plastica. non tutti possiamo essere querce.
caro fratello, che dire…?! A ciascuno il Signore offre il seme più adatto per il proprio campo..e certo mai richiede cose superiori alle nostre forze e possibilità. Non si tratta dunque di essere necessariamente querce, ma ognuno di noi può scoprire il tipo di pianta o erba che corrisponde alla propria identità e così portare frutto, dove il 30, dove il 60, dove il 100. Nel vangelo si parla sempre di piccoli semi…di chicchi di grano.. di senape… coraggio dunque! Il Signore ti benedica. fra Alberto