Seguire la propria vocazione con coerenza e verità, può costare anche la vita. Al riguardo, riporto di seguito alcuni pensieri di Don Pino Puglisi, sacerdote palermitano ucciso dalla mafia per la sua opera evangelica.
La testimonianza di Don Pino Puglisi
Don Pino Puglisi, un sacerdote ucciso sotto casa, a Palermo, il giorno del suo compleanno, 15 settembre 1993 (a 56 anni). Don Pino, un prete appassionato di Dio e della gente a lui affidata, specie ai tanti adolescenti e giovani di un quartiere difficile, che accompagnò nel loro cammino di crescita e maturazione umana, cristiana e civile e per questo inviso alla mafia che vedeva in lui un destabilizzatore e un nemico “dell’ordine criminale” da questa stabilito con la paura e la violenza.
Una vita “sprecata” secondo una logica puramente mondana. Una vita “donata per amore” secondo la logica del Vangelo: quella del seme che solo morendo porta buon frutto (Giovanni 12,24-26).
Don Pino è stato proclamato Beato il 25 maggio 2013: la prima vittima di mafia riconosciuta come martire della Chiesa.
“Sì, ma verso dove?“
era uno degli slogan preferiti da padre Pino:
verso dove vogliamo che vada la nostra vita?
Nel suo rapporto con i giovani sempre li sollecitava circa la “vocazione”, come “chiamata” che ogni uomo sente dentro di sé e che deve saper interpretare per venire incontro allo Spirito:
“Bisogna cercare di seguire la nostra vocazione, il nostro progetto d’amore.
Ma non possiamo mai considerarci seduti al capolinea, già arrivati.
Si riparte ogni volta. Dobbiamo avere umiltà,
coscienza di avere accolto l’invito del Signore,
camminare, poi presentare quanto è stato costruito e poter dire:
sì, ho fatto del mio meglio.A che serve, se sbagliamo direzione?
Venti, sessanta, cento anni, la vita…
Ciò che importa è incontrare Cristo, vivere come lui,
annunciare il suo amore che salva.
Portare speranza e non dimenticare che tutti,
ciascuno al proprio posto,
anche pagando di persona,
siamo i costruttori di un mondo nuovo.Don Dino Puglisi
E la mia vita… a che serve?
- E io come penso di spendere la mia vita?
- Quali sono i valori e gli ideali che mi contraddistinguono e per i quali sono disposto a pagare di persona?
- Cosa penso di fare per contribuire ad un mondo nuovo?
- Mi sento un giovane “in cammino”, oppure già arrivato o forse “seduto”?
Al Signore Gesù sempre la nostra lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
