La Quaresima è sempre un tempo di verità, un tempo di grazia. Ormai giunti a metà cammino, facciamo il punto di come sta andando!
Stop ad una fede di facciata
Il Mercoledì delle Ceneri avevamo cominciamo la Quaresima con il Signore Gesù che per ben tre volte (Vangelo di Matteo) ci ammoniva mettendoci in guardia dall’ipocrisia, da una fede di facciata, dalla paura di scelte scomode:
2 “Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
5 Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
16 E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.” (Mt 6,2.5.16).
Il Vangelo rivolgeva quindi un invito:
“6 Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt6,6).
Un tempo di conversione e rinnovamento
La Quaresima, è dunque prima di tutto un tempo di conversione e rinnovamento, per scrutarci in verità e aggredire le molte nostre contraddizioni e maschere e oscurità che minano la vita di fede.
È anche uno straordinario tempo di grazia per recuperare un’intimità e una relazione “segreta” col Signore, più profonda e genuina; tempo per “toglierci i calzari” e sostare e riposare in Lui e con Lui.
Il Signore vede il cuore
Al riguardo, san Francesco amava spesso ammonire e richiamare i suoi frati ad una verità profonda spesso dimenticata:
“Quanto l’uomo vale davanti a Dio, tanto vale e non di più”
Ormai giunti a metà del percorso quaresimale ci è offerta dunque, l’opportunità di verificare il cammino finora fatto.
E, se è necessario, rinnoviamo il nostro desiderio e la volontà di rientrare in noi stessi e stare con Dio; con coraggio torniamo a guardarci dentro, senza bugie e senza finzioni per scommettere e spenderci in ciò (passioni, progetti, desideri..) che davvero vale davanti a Lui. Nei salmi leggiamo:
“l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore” (1Sam 16, 7).
Ricordiamocelo in questo tratto di Quaresima che ancora ci resta! Buon cammino a tutti di verità e grazia!
Al Signore Gesù sempre la nostra lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
"entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto" (Mt6,6).
In un mondo dove l'apparire sembra tutto una visione intima quasi segreta delle cose, aiuta a ritrovare la pace interiore …