Oggi, terza domenica di Avvento è la cosìddetta domenica in “Gaudete”. Il nome deriva dalla prima parola in latino dell’antifona d’introito alla messa, che significa “Rallegrati”, vivi nella Gioia!
Un invito bello, ma anche impegnativo per la vita quotidiana di ciascuno, soprattutto in questo nostro tempo spesso così complesso, duro e aspro. Ma perché rallegrarci e, soprattutto, come rallegrarci e trovare gioia nonostante e oltre ogni male e non senso che ci assale?
Il testo completo dell’antifona citata è:
“Rallegratevi (gaudete) sempre nel Signore:
ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino” (Fil 4,4-6).
Ecco dunque il motivo per cui dobbiamo rallegrarci “sempre” (insiste l’apostolo Paolo!) e mai perdere la gioia: IL Signore è vicino. Sì, Dio non ci abbandona mai. Egli è sempre con noi.
L’avvento e l’ormai prossimo Natale sono allora il tempo buono per risvegliare e rinsaldare la consapevolezza di questa presenza del Signore in noi e accanto a noi. Da Lui e con Lui, infatti, sgorga la gioia che illumina la vita, la gioia che a tutto dà senso e tutti trasforma ed accende il cuore, anche quando attorno a noi e in noi le tenebre ci aggrediscono e intristiscono e sembrano prevalere.
Gesù: la vera gioia che sempre ci è offerta, gioia da accogliere e amare, gioia da “scegliere” e per cui decidersi, gioia da diffondere e regalare a tutti sempre con il sorriso (nonostante la mascherina!), con bontà e compassione.
Ce n’è un gran bisogno!
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Un cuore gioioso è il normale risultato di un cuore che arde d’amore.
La gioia non è semplicemente una questione di temperamento, è sempre difficile mantenersi gioiosi: una ragione di più per dover cercare di attingere alla gioia e farla crescere nei nostri cuori.
La gioia è preghiera; la gioia è forza; la gioia è amore.
E più dona, chi dona con gioia.
Ai bimbi e ai poveri, a tutti coloro che soffrono e sono soli, donate loro sempre un gaio sorriso; donate loro non solo le vostre premure, ma anche il vostro cuore. Può darsi che non si sia in grado di donare molto, però possiamo sempre donare la gioia che scaturisce da un cuore colmo d’amore.
Se nel vostro lavoro incontrate difficoltà e le accettate con gioia, con un largo sorriso, in ciò, al pari di molte altre cose, vedrete le vostre opere buone. E il modo migliore per dimostrare la vostra gratitudine consiste nell’accettare ogni cosa con gioia.
Se sarete colmi di gioia, la gioia risplenderà nei vostri occhi e nel vostro aspetto,
nella vostra conversazione e nel vostro appagamento.
Non sarete in grado di nasconderla poiché la gioia trabocca. La gioia è assai contagiosa.
Cercate, perciò, di essere sempre traboccanti di gioia dovunque andiate.
La gioia dev’essere uno dei cardini della nostra vita. E’ il pegno di una personalità generosa.
A volte è altresì un manto che avvolge una vita di sacrificio e di donazione di sé. Una persona che possiede questa dote spesso raggiunge alti vertici. Splende come un sole in seno a una comunità.
Che Dio vi renda in amore tutto l’amore che avete donato
o tutta la gioia e la pace che avete seminato attorno a voi,
da un capo all’altro del mondo.
Oh Joy
When you call me
I was giving up, Oh I was giving in
Joy, set my mind free
I was giving up, Oh I was giving in
How’d you always know when I’m down?
How’d you always know when I’m down?