Il Signore non ci chiede grandi cose! Ci chiede solo di fidarci di Lui. “Quello che è importante è avviarci lungo il cammino”: ce lo racconta Leonardo, giovane del Gruppo vocazionale che a settembre entrerà in postulato a Brescia.
Molti di voi forse pensano che Dio chieda grandi cose. Pensano che per seguire il Signore bisogna essere buoni, bravi, belli… già santi. Beh, l’esperienza, la storia della chiesa, i santi e perfino il Vangelo ci dicono tutt’altro!
Oggi sono davvero felice di condividere con voi la piccola testimonianza di un caro amico e fratello, Leonardo, che ha partecipato quest’anno al Gruppo vocazionale San Damiano (sai cos’è? Qui trovi la pagina dedicata!) e che ha scelto di proseguire il discernimento entrando in postulato (e questo sai cos’è? Qui la pagina che te lo spiega!) a Brescia in prossimo settembre.
Non voglio aggiungere tante altre parole, se non ripetere l’invito di Gesù, Signore e maestro delle nostre vie e delle nostre vite: “Fidati di me! Mettiti in cammino con me! Tutto il resto verrà di conseguenza”.
Il Signore è grande.
fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org

Ciao a tutti, sono Leonardo Mattuzzi, un ragazzo di 19 anni, trentino.
In agosto concludiamo il percorso del Gruppo San Damiano, che abbiamo iniziato lo scorso ottobre, e dopo tanti anni di cammino ho deciso di provare, di buttarmi; voglio dare un senso più profondo alla mia esistenza e mettermi in gioco di più: ho scelto di entrare in postulato a Brescia.
Nel momento della decisione però, a volte, sembra quasi che tutto quello che stai per scegliere, tutto quello che hai vissuto, tutto quello in cui credi, sia sbagliato… e così cominciano i pensieri, cominciano le crisi esistenziali…
Al Signore importa che ci si avvii
Tutte le strade conducono a un unico approdo: il Cristo, che, a braccia spalancate, ci attende al termine d’ognuna, perché l’amore è sempre davanti. Egli non ci chiede rinunce avvilenti né virtù diminuite o raccorciate: gli basta l’accettazione incondizionata della sua parola e lo sforzo di volerla come ognuno può.
Se non fosse per la stanchezza che la strada mette sulle nostre povere spalle, a lui non importerebbe né la strada che battiamo per arrivare a lui, né come ci arriviamo, né i motivi che ci spingono, né chi ci tiene compagnia. Gli importa che ci s’avvii, che si abbia nel cuore il desiderio di cercarlo (don Primo Mazzolari, Impegno con Cristo, p. 58).
Queste poche righe, scritte dal grande don Primo Mazzolari nel suo libro “Impegno con Cristo” consigliatomi dal mio padre spirituale, mi hanno aiutato e tranquillizzato. Queste parole mi dicono che nel proprio cammino, qualunque sia la vocazione, Dio non ci chiede l’impossibile, non ci domanda qualcosa che sta al di fuori delle nostre capacità e possibilità. Lui ci chiede di essere semplicemente noi stessi e di metterci veramente in gioco affinché possiamo essere degli strumenti nelle sue mani!

Lui è davanti a noi, non dobbiamo temere
E allora, invece di perdere tempo in discussioni, proviamo, a fatti, che Cristo è il Signore di tutti i tempi, anche dei nostri; che egli ci guida e che, ancora una volta, è davanti, perché chi guida non può essere che davanti, oltre ogni nostro sforzo (don Primo Mazzolari, Impegno con Cristo, p. 62).
Per il Signore non è importante come stiamo camminando, ma desidera che ci avviamo dietro a Lui, che vogliamo stare con Lui… Egli non ci sta solo al fianco, ma ci cammina davanti, come le mamme quando abbiamo imparato a fare i primi passi! Fidiamoci dunque delle sue parole: “non temete!”.

Il coraggio di lasciare il vecchio per il nuovo
Sappiamo che per mettersi in gioco bisogna cambiare, bisogna lasciare sbocciare la nostra vera identità, quella che ci portiamo nascosta dentro. Questo comporta un andare, un cambiare, un lasciare. Eppure tutto questo con il Signore è possibile:
La strada della salvezza dev’essere davanti e continuare. Una strada, che ha servito un tempo, è rispettabile: ma se adesso non conduce più, ci dev’essere qualche cosa che non va bene, almeno per noi. […] Il passato ci insegna sì, […] ma non a rifare la storia sulla stessa trama […]: “Io non reputo d’essere arrivato, ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, proseguo la strada verso la meta” (San Paolo) (don Primo Mazzolari, Impegno con Cristo, p. 62-63).
Mazzolari ci spinge in questo, ci sostiene. E prosegue suggerendoci anche come sia possibile tutto questo:
Come avvenga il trapasso dal vecchio al nuovo in ognuno di noi, non posso rispondere che col Vangelo: “Non ti meravigliare se t’ho detto: vi occorre nascere di nuovo. Il vengo soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né donde viene né dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito” (Gv 3,7-8)
Chiedo allora una preghiera per me e per gli altri ragazzi che con me iniziano questa avventura, perché il Signore ci mandi in abbondanza questo suo Spirito, lo Spirito di fiducia, di coraggio, di abbandono, lo Spirito della vita.
Vi aspettiamo a Brescia, nella gioia del Signore, suggeritaci da san Francesco!
Leonardo – info@vocazionefrancescana.org