Vuoi sapere come investire la vita? Qual è la tua strada? È il problema di tutti. Il tuo interrogativo è serio perché ognuno ha una vocazione, anzi è “una vocazione” e la riuscita dipende dalla risposta che ognuno sa dare: vivere infatti è rispondere. Vediamo insieme che cos’è la vocazione.
La vocazione non è una scelta, ma una risposta – L’uomo è per natura e per vocazione un essere orientato a Dio. Da Dio viene e a Dio ritorna. L’uomo è creato per vivere in comunione con Dio, nel quale trova la propria felicità. Nel Vangelo vediamo Gesù chiamare a sé quelli che poi farà suoi discepoli: “Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”. (Gv 15,16) All’origine di ogni autentica chiamata vi è dunque il Signore che sceglie e invita alla sua sequela. Questa chiamata e questo essere inviati nel suo nome valgono per ogni strada, sia pure in forme e modalità diverse (matrimonio, vita consacrata, servizio laicale, missione ecc.). La vocazione, dunque, non si può costruire a tavolino, non ce la diamo da soli; la si riceve da Dio. Questo è il senso proprio della parola vocazione, che significa “chiamare”.
Da ogni seme può nascere un fiore.
Cos’è una vocazione se non un piccolo seme?Un germoglio da annaffiare e coltivare con ogni premura e delicatezza…
Come faccio a conoscere la volontà di Dio su di me?
Pregando ogni giorno, dialogando con Dio che ti riveli dove e come la tua vita sarà in pienezza. Non chiedere unicamente a te stesso “ Cosa voglio fare per la mia vita?” Questo è una domanda parziale! Invece, poniti anche un’altra domanda: “Gesù, cosa vuoi che io faccia?”, come chiedeva spesso San Francesco all’inizio della sua ricerca. Mettiti dunque in un atteggiamento di ricerca, di domanda e soprattutto di ascolto! Il primo luogo di rivelazione è il cuore. Ascolta con il cuore! Prova a cogliere alcuni segni che parlano nella tua vita; confronta poi possibilmente la tua vita e i tuoi sogni e i tuoi timori con una Guida, un Padre spirituale, un sacerdote o un religioso buono che ti accompagni nel discernimento… (fondamentale!!!).

Qual è il fine di ogni vocazione?
In ogni chiamata, vi è un appello di Dio per compiere qualcosa di specifico per Lui e per il Suo Regno. Dio mi ha creato, mi ha preso per mano e il suo sogno è quello di condividere in tutto la mia vita, perché io sia felice e abbia un vita piena, autentica, “eterna”! La prima vocazione di ogni persona è pertanto la santità: tutti (sposati e non, laici e clero, giovani e vecchi, donne o uomini..) siamo invitati ad amare e seguire il Signore, a camminare secondo i suoi insegnamenti, cooperando alla missione iniziata da Gesù, amando e servendo gli altri.

Posso essere felice se non seguo ciò che Dio ha in progetto per me?
Se non scopri e non tendi alla strada che davvero ti appartiene, la tua felicità risulterà parziale e non potrai mai essere così felice come avresti potuto esserlo, se tu avessi scelto di seguire la tua vocazione. Per questo è molto importante che tu la scopra e la segua. La vocazione è la decisione più importante che prenderai in tutta la tua vita. Certamente, ci sono prove e difficoltà in ogni vocazione. Diventare frate, prete, religioso o missionario, ma anche sposarsi, formarsi una famiglia, non toglie tutta la sofferenza dalla vita. Ma c’è grande gioia nell’appoggiare la propria vita a Gesù, soprattutto sapendo di essere nella sua volontà.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Sono una ragazza di sedici anni e sto cercando di capire il progetto che Dio ha per la mia vita. Sto pensando da molto tempo alla vita consacrata, ma come faccio a capire se è veramente una vocazione o sono solo sull’onda di una sorta di “entusiasmo religioso” che deriva da esperienze che ho fatto??
Ciao carissima, come ti chiami? Il primo passo buono che noi consigliamo è sempre quello di rivolgersi ad una guida spirituale. Cerca delle brave suore nella tua zona che ti possano aiutare in questo. Buon cammino. fra Nico
Salve frate Alberto,mi chiamo Giulia e sono una giovane ragazza che per timore tiene tutto quello che vorrebbe gridare al mondo dentro di se.Io sono cresciuta praticamente in chiesa e li mi sento a casa. Ultimamente però questa "passione" per la religione si é trasformato in amore e desiderio di vivere il Vangelo come lo visse Gesú con i suoi apostoli.Quando a fine giornata mi sfogo con Lui ho l'impressione di essere davvero ascoltata e capita e non di lanciare parole al vento come succede con i miei amici che sentendomi mi prendono per scema.Anche i miei genitori,nonostante frequentino la… Leggi il resto »
Ciao Giulia. Grazie di ciò che condividi. Seguire il Signore è anche una lotta. Il primo passo buono che noi consigliamo è sempre quello di rivolgersi ad una guida spirituale. Cerca delle brave suore nella tua zona che ti possano aiutare in questo. Buon cammino. fra Nico
Lei parla di onestà con Dio e con se stessi ma come potremmo mai essere onesti se prima non ci "conosciamo"?Come possiamo essere "onesti" con noi stessi quando nelle "scelte"che facciamo siamo prede di emozioni?Il più delle volte "decidiamo,facciamo" solo
perchè spinti da un fattore esterno,quasi mai da scelta ponderata,in questa situazione
la "vocazione" è una "chiamata a tempo?
Pace a te. grazie della fiducia e del contributo. Al riguardo ecco perché è sempre necessario intraprendere, prima di qualsiasi scelta di vita religiosa, un cammino serio di discernimento che vada oltre un semplice sentire o un’emozione del momento. la vocazione, come sopra scrivevo, NON è un sentimento! fra Alberto
Perché presso i frati minori conventuali gli anni di postulandato sono due e in altre comunità religiose sono ridotti ad uno o anche a sei mesi? Due anni non svilirebbero le motivazioni dell’aspirante?
Caro amico (come ti chiami?) , comprendo da un lato le tue perplessità, ma d’altra parte, la nostra scelta è legata ad una lunghissima esperienza in materia e ci pare, tuttosommato, la scelta migliore (soprattutto nell’interesse del giovane). In tempi di scarsità vocazionale , infatti, anche noi frati potremmo essere indotti ad affrettare le cose, riducendo tempi e accelerando la formazione…(per fare “mucchio”!!!)e soprattutto calcare la mano sullo slancio iniziale di un giovane che chiede di venire da noi. In realtà ci sta soprattutto a cuore il cammino e la vita di questi giovani che si rivolgono a noi. Due… Leggi il resto »