Oggi, in breve, vi ripropongo alcuni passaggi fondamentali della vocazione di Sant’Antonio da Lisbona e di Padova, ormai prossimi alla sua festa che sempre richiama alla sua tomba migliaia di fedeli da tutto il mondo.
Questo giovane santo (muore a 35 anni!) e grande fratello della prima ora del francescanesimo è un modello forte ed originale per noi frati, soprattutto per quanti sono anche sacerdoti. Ma la sua vita può essere un riferimento molto importante anche per ogni giovane che ricerchi la propria vocazione con passione e apertura di cuore, anche affrontando difficoltà e cambiamenti inaspettati, come avvenne per lui. Vi invito a confrontare (con l’aiuto di qualche domanda) la vostra ricerca e discernimento della chiamata con le turbolenze e le prove che anche il Santo di Padova pure attraversò per comprendere la volontà del Signore. Buona festa del Santo e ogni bene!

Una vocazione giovanile
Preferendo un maggior raccoglimento rispetto alle frequenti visite di amici e parenti, due anni dopo chiede ed ottiene il trasferimento presso il Monastero di Santa Cruz a Coimbra, allora capitale del Portogallo.
- Nel cammino vocazionale è spesso normale e frequente che la vocazione e la chiamata del Signore si manifestino con qualche segno e invito fin dalla prima giovinezza, talvolta anche nella fanciullezza. Poi certo, è altrettanto frequente, che ce se ne dimentichi o si rimandi, o si faccia finta di nulla o che comunque si attenda di crescere e maturare.
- Se sei giovane/giovanissimo (15-25 anni), hai mai avvertito i segni e/o il desiderio di una vocazione verso la vita religiosa francescana e/o il sacerdozio ?
- Se sei adulto o un giovane adulto, la domanda vocazionale che forse ora ti stai ponendo può trovare radici e memoria in episodi concreti nella tua infanzia e adolescenza?
- Come affronti gli inevitabili contrasti che spesso giungono dalla famiglia o dalla cerchia di amici nei riguardi di una eventuale scelta di consacrazione?
Formazione e sacerdozio
- Negli anni dello studio, Fernando si forma anche come credente e religioso. Decisivo per lui e per noi è il rapporto con il Vangelo e la Bibbia. Dedichi spazio nella lettura e nella preghiera all’ascolto della Parola di Dio?
- La scelta di abbracciare la vita religiosa (in qualsiasi sua forma) richiede un serio discernimento e un appropriato cammino di verifica delle motivazioni spirituali e delle intuizioni interiori. Sequela gioiosa a Gesù, radicalità di vita e forte testimonianza evangelica, dono gratuito di sè, ne sono alcuni dei valori comuni e irrinunciabili. Che desideri percepisci e coltivi in te che forse ti indirizzano ad una scelta di consacrazione?
Novità missionaria
Nel 1219 giunge dall’Italia una spedizione diretta in Marocco, per tentare una missione tra i mussulmani. Si tratta di cinque religiosi itineranti, chiamati “frati minori“, appartenenti ad un nuovo movimento iniziato da un certo Francesco d’Assisi. Si imbarcano da Coimbra, dopo essere stati ospiti nella comunità monastica di Fernando che resta alquanto colpito dalla loro gioia e dallo stile fraterno .
Alcuni mesi dopo i cinque missionari francescani sono riportati a Coimbra, ma senza vita: per l’annuncio del Vangelo hanno incontrato il martirio. Le loro reliquie vengono portate proprio nella Chiesa di Santa Croce (dove sono conservate ancora oggi) a Coimbra.

Questa testimonianza di estrema fedeltà si rivela fondamentale per il giovane religioso Fernando, che nel settembre 1220 decide di lasciare i Canonici agostiniani per entrare a far parte del nuovo Ordo Minorum di Francesco d’Assisi. In questo passaggio lascia il suo nome di battesimo, per assumere quello di Antonio.
Questo cambiamento è accompagnato e certamente motivato dall’avvertire una forte vocazione alla missione in uno stile fraterno, senza escludere la possibilità e il rischio del martirio: con questo slancio parte anch’egli alla volta del Marocco. Ma la sua vita francescana lo porterà presto in missione altrove…in luoghi e situazioni che mai avrebbe immaginato!
- L’incontro con i frati francescani, apre il cuore del giovane monaco Fernando alla fraternità e alla missione. Nella tua ricerca prevale l’orientamento al silenzio e alla preghiera? O alla missione e alla dimensione fraterna?
- S. Antonio non teme il martirio per Cristo. E tu per chi saresti disposto a dare la vita?
- Conosci almeno un po’ gli elementi di fondo dalla vita francescana per poter fare una scelta ponderata? [Per approfondire questa domanda]
- Sant’Antonio non è stato un tipo che ha “rimandato” le pur difficili scelte, che sentiva di dover affrontare. Tu che rapporto hai con il tempo? Stai rimandando? Rischi di perdere tempo ed energie preziose da donare? [In ogni caso è importante confrontarsi con una guida spirituale]
Cari amici, ecco alcuni elementi tratti dalla prima parte della vita di S. Antonio che spero vi possano essere utili per il vostro discernimento.
Vi affido tutti all’intercessione del Santo amato in tutto il mondo: vi custodisca e protegga.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org