Oggi vi presento un dialogo tra sant’ Agostino e il buon ladrone! In questo dialogo siamo chiamati ad interrogarci su un aspetto fondamentale della nostra fede: l’incontro con Cristo!
Dal vangelo di Luca (23,39-43)
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!”. Ma l’altro lo rimproverava: “Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male”. E aggiunse: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

“Sollecitato dall’atto di fede che il buon ladrone rende sulla croce, Sant’Agostino, vescovo d’Ippona, stabilisce con lui un dialogo.
Gli chiede:
«Come hai fatto a riconoscere la divinità del Messia nel momento in cui i nemici di Cristo trionfavano rumorosamente e gli apostoli erano incapaci di riconoscerla attraverso il suo volto agonizzante? Gli uni e gli altri avevano studiato le Scritture, ma erano incapaci di vedere che in quel momento esse trovavano in lui compimento».
Quindi, con insistenza riprende:
«Come hai fatto tu a capirlo? […] Tu che non sai niente, che non hai compiuto che cattive azioni in tutta la tua vita? Dove hai studiato? Quali libri hai letto?».
Di fronte a tanta insistenza, il buon ladrone offre la sua umile risposta:
«Non ho studiato le Scritture e neppure ho meditato le profezie, ma Gesù mi ha guardato e nel suo sguardo ho capito ogni cosa»”