Dio ci chiama per nome e vuole che siamo realizzati in Lui e che viviamo una vita piena! Per fare questo occorre riconoscere la nostra vocazione grazie al coraggio dell’ascolto e della sequela.
A tutti è data una vocazione da realizzare
Non è facile parlare oggi ai giovani di vocazione a causa dei tanti preconcetti che nel tempo sono venuti a formarsi su questo tema. L’idea più pericolosa è che la vocazione non interessi tutti, ma solo alcuni: quelli che sono chiamati a diventare preti o suore. (…) Fortunatamente il Concilio Vaticano II si è opposto a questo modo di pensare asserendo che tutti siamo chiamati, a tutti Dio affida una vocazione, tutti Dio chiama alla santità, alla radicalità evangelica. Questo è il sogno che Dio nutre per ciascuno di noi. La santità, non è un privilegio per i più belli o i più simpatici. Dio vuole tutti santi, anche te! Sei stato creato per questo. Questo stesso è il desiderio più profondo che portiamo dentro di noi. È il desiderio verso il quale è protesa la tua stessa natura. Come non puoi chiedere ad una mucca di darti del vino se è stata creata per fare il latte, così non puoi chiedere a te stesso una vita di compromessi se sei stato creato per la santità. Questa è l’unica via che può darti quella felicità alla quale aneli. Per tutto questo è opportuno vincere la paura di confrontarsi con essa. Occorre quindi fare chiarezza.
Dio non gioca a nascondino!
Occorre subito sfatare un’idea sbagliata secondo la quale scoprire la propria vocazione è veramente difficile. È vero, Dio non ti telefonerà per comunicarti quanto vuole da te. Per comprendere la tua vocazione hai bisogno di impegno e discernimento. Allo stesso modo, però, è ridicola l’idea di un Dio che giochi a nascondersi. Non è così! La vocazione prima di essere il nostro problema è quanto Dio stesso ci vuol comunicare. Dio vuol farci conoscere qual è il senso della nostra vita, molto di più di quanto noi stessi lo desideriamo. Così fa di tutto per comunicarcelo. Il problema non sta in Lui, ma in noi che non vogliamo ascoltarlo. Lo sappiamo benissimo: non c’è peggior sordo di chi non vuoi sentire! Mettiti allora in ricerca della tua vocazione animato da questa certezza: Dio vuole parlarmi! Non è dunque difficile conoscere la propria vocazione, se noi non complichiamo le cose, se cioè abbiamo volontà per conoscerla e la lealtà per riconoscerla. Mantieni quindi vivo il desiderio di sapere qual è la volontà di Dio su di te e non porre resistenza.
Se lo desideri, per chiarimenti o domande, mi puoi scrivere e contattare, ti risponderò personalmente.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Una volta ho sentito associare la fiducia verso Dio a quella che si da al navigatore satellitare, con l'unica differenza che al navigatore la destinazione la dici tu, mentre con Dio è lui che sa dove vuole condurti.
Ecco… Continuando sulla similitudine, mi ritrovo in una stagione della mia vita in cui ho la netta sensazione che il mio navigatore spirituale sia un po' guasto, non riesca a mettersi in linea con i satelliti.