Da oggi iniziamo un piccolo percorso che ho chiamato “pillole vocazionali“. Saranno dei brevi post in cui affronteremo in poche e chiare parole i nodi centrali del discernimento vocazionale e del percorso per diventare frate francescano.
Iniziamo oggi da come avviene la chiamata. Questo, come altri, è un tema molto vasto, che non possiamo esaurire in poche righe… spero però che quanto trovate qui sia comunque utile per iniziare un cammino.
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento o approfondimento.
Vi benedico. Al Signore Gesù sempre la nostra lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Come avviene la chiamata alla vita religiosa?
Essa avviene sempre in modo misterioso e per nulla classificabile. Il Signore infatti parla in tante maniere, rivolgendosi a ciascuno mai secondo schemi precostituiti, ma avendo a cuore la persona (e dunque la sua storia, il suo vissuto… i suoi sogni, la sua fede, le sue relazioni, ma anche le sue ferite e i suoi peccati…).
La vocazione religiosa scaturisce perciò sempre da uno sguardo d’amore di Dio davvero unico, speciale, individuale, personale… Questo fa sì che le storie di ciascun religioso (prete, frate, suora, missionario..), come di ogni giovane chiamato, siano ogni volta contrassegnate da una varietà di interventi e segni e modalità, davvero singolari e mai uguali. Eppure, nonostante questo, sono anche sempre accomunate da una reciproca esperienza che le rende tutte simili e vicine: Un incontro d’amore con il Signore! Ecco il punto fermo e irrinunciabile in ogni chiamata!
Le vocazioni sono tutte diverse,
eppure tutte simili,
tutte segnate
da un incontro d’amore con il Signore
La chiamata poi, non avviene mai per una “casualità”, così come certamente non è “per caso” che ora stai leggendo questo post dopo una ricerca “casuale” in internet!