Significativo e provocante il tema/slogan del festival: “futuro semplice“! Un richiamo in senso lato a ciò che è più vero e bello e necessario al vissuto personale di ciascuno come al nostro contesto sociale sempre più complesso e complicato e contorto. San Francesco che amava definirsi “uomo semplice e illetterato“, e presentava i suoi frati come “ignoranti e sottomessi a tutti” (Testamento) si è dunque riproposto mostrando la via della “semplicità”, come strada buona da percorrere nei rapporti, nelle relazioni con noi stessi, con la vita, il creato e l’ambiente, in politica, nei social net, nelle tante sfide di questo nostro tempo.
Al riguardo la stupenda Piazza Maggiore, cuore della manifestazione ha visto il succedersi in questi giorni di vari appuntamenti: conferenze, dialoghi, riflessioni, musica e concerti (è la città dello zecchino d’oro), giochi e danze, attività didattiche e laboratori, preghiera… in una sorta di grande abbraccio verso tutti (adulti, giovani, bambini…) tipico del carisma francescano
Il Festival, ha voluto dunque mostrare uno stile da percorrere per nulla scontato desunto da San Francesco che incontrava e parlava a tutti e con tutti, parlava agli uomini e come gli uomini. Una “semplicità”, come sottolineava il vescovo Zuppi, che non è evitare i problemi ma affrontarli per risolverli; un modo di ‘guardare con fiducia alle sfide’ di fronte a tanta complessità e a tante paure sbagliate.
A lode e gloria di Dio.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
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