Sono molte le lettere che ricevo da giovani che, pur ammettendo di percepire un richiamo e una chiamata alla consacrazione religiosa, vedono in questa vocazione un ostacolo alla loro realizzazione umana
Vi presento al riguardo gli interrogativi di un giovanissimo, Luca, che mi scrive parlandomi della sua passione “smodata” per la musica rock e della non facile risposta ad una vocazione religiosa. Lo incoraggio invitandovi tutti alla preghiera per lui.

Lettera di Luca
Salve, padre, ho trovato il suo indirizzo email su “vocazione francescana”, vorrei parlarle un po’ della mia situazione. Mi chiamo Luca, vivo a Milano, ho 18 anni e sono uno studente del liceo scientifico. Sono e mi definisco un musicista ed ho una passione “smodata” e “assoluta” per la musica rock e blues. I miei autori preferiti sono: Bruce Springsteen, Jimi Hendrix, Stevie Ray Vaughan, Albert King, Elvis, Beatles, Rolling Stones e molti altri… Ho inciso da poco il mio primo album. In questo periodo della mia vita in cui ho avuto, ahimè, qualche piccolo problema di salute, mi sono sentito sempre più di avvicinarmi a Dio. Dopo un paio di anni di allontanamento, sono tornato in chiesa (che, da bambino, era la mia casa). È da giorni che, però, sento nel mio cuore che Gesù mi stia chiamando, chiedendomi di lasciare la mia vita, la musica (!!!) e seguirlo per diventare frate (che era, fra l’altro, un mio desiderio da bambino). Ho però tanti dubbi e paure…. Amo troppo la musica! E se fosse un’illusione o una “fregatura”? Come posso diventare frate? Io sto pregando perché Dio mi illumini e mi indichi la via. Lei è l’unico a cui sono riuscito a parlarne, cosa mi consiglia? Un carissimo saluto. Luca

Risposta di fra Alberto
Caro Luca, prima di tutto grazie per la fiducia e per quanto mi hai scritto di te di così personale. Mi parli in particolare della tua passione “smodata” e “assoluta” per la musica!! Termini che mi pare descrivano bene quanto questa significhi per te, come sia importante! Che bello..che dono grande hai in te!! Ringrazia sempre il Signore per questo!! Essere un musicista, infatti, è solo in parte frutto di impegno e dedizione e tecnica e dunque di volontà propria. In realtà il talento musicale (come per altri ambiti) è un dono gratuito, è un’autentica vocazione e chiamata, un regalo dall’Alto che non a tutti è concesso. Se manca questo aspetto di unicità, si può studiare musica all’infinito , ma non si diventa musicisti!! Non seguire inoltre questa propensione inscritta nel cuore, rende la vita meno bella e piena e realizzata per chi è custode di questo talento, ma anche per tante persone che ne vengono un poco defraudate e impoverite ( pensa se i Beatles non avessero fatto musica…quanta meno gioia nel mondo!!) .
La vocazione religiosa ha delle dinamiche simili: nessuno può darsela da solo, nessuno può costringersi a seguirla se già non gli appartiene. Semplicemente, va scoperta e riconosciuta e accolta, coltivata e portata maturazione. E’ anch’essa un dono, una proposta che il Signore offre a chi Lui vuole, sceglie e chiama misteriosamente e liberamente. Il non seguirla è possibile, ma il rischio per il chiamato è la “tristezza”; quel sentimento amaro che avvolge il giovane ricco nella parabola evangelica dopo il suo rifiuto al Signore ” perchè aveva molti beni” da custodire e di cui godere. Da queste rinunce inoltre, anche molte persone e situazioni in attesa e assetate, restano ogni volta defraudate, non accudite, non accompagnate, non guarite, non amate, più tristi… Non è forse il caso ormai di tante nostre comunità cristiane prive e impoverite di sacerdoti e religiosi e religiose?
Certamente occorre fare al riguardo un cammino serio e vero di discernimento, come sempre sottolineo: è in gioco la tua vita e il tuo futuro e al riguardo l’esperienza del Gruppo san Damiano ti aiuterà molto. Non serve dunque avere fretta o ansie, ma il desiderio di camminare e mettersi in gioco e così comprendere la volontà del Signore.
Lungi da te anche la percezione di una “fregatura” dietro l’angolo da parte di Dio! Per questo ti rispondo con alcune stupende parole di Benedetto XVI: “cari giovani: non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo. Sì, aprite, spalancate le porte a Cristo – e troverete la vera vita.”
La storia antica e recente francescana del resto mostra come i talenti musicali sempre abbiano avuto nell’Ordine una notevolissima presenza. Pensa che un certo P. Martini fu niente meno che insegnante di Mozart venuto apposta in Italia a studiare presso di lui. Fu un frate nel medioevo a codificare le note così come le conosciamo ( do, re…). Ma la musica ha anche oggi un ruolo grandissimo e attuale, tra noi frati, specie nell’evangelizzazione: un religioso musicista ha sempre un marcia in più, per es. con i giovani.
Gli appartiene infatti un linguaggio immediatamente comprensibile a tutte le latitudini ed eccezionale per parlare di Gesù! Tra i frati, moltissimi sono dunque anche musicisti e il loro talento contribuisce in modo mirabile a comunicare bontà e amore, a trasmettere i valori belli del vangelo e dunque a rendere le persone più buone creando un mondo migliore. Ti pare poco?
Ma pensa alla grande testimonianza che sta dando nel mondo fra Alessandro Brustenghi, “il tenore di Dio” che ha messo la sua voce meravigliosa al servizio del Signore (Clicca Video). Accanto un’altra testimonianza di un frate meno conosciuto, ma altrettanto significativa: fra Stefano di Roma, anch’egli con un amore “smodato” alla musica prima di diventare frate (clicca qui Video). Ma penso anche al servizio che ad Assisi compie “il Coro Giovani verso Assisi” sotto la guida di fra Gennaro Becchimanzi ( Video) ..ecc…E così via in tante parti del mondo la musica è per noi frati sempre un veicolo incredibile per parlare di Dio, incontrare persone, amare, lodare..
Carissimo Luca, ecco dunque alcuni pensieri per te. Spero ti possano essere utili soprattutto a comprendere che se, il Signore ti chiamerà alla vita consacrata, non butterà via nulla di te, nulla trascurerà, ma anzi, tutto di te saprà valorizzare ed esaltare (se anche tu lo vorrai) così che il dono grande che ti ha fatto nella musica, come per altri doni , si trasformi in una lode perenne a Lui e un servizio gioioso ai fratelli, specie ai giovani. Ti benedico e abbraccio.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org