Conversione: ecco una parola che spesso ascolteremo in questa Quaresima. Quale ne è il suo significato più vero? Nel Vecchio Testamento, quando si parla di conversione, si vuole indicare principalmente un “tornare“, un rientrare sui propri passi (il termine ebraico “shub” significa invertire la rotta).
E’ l’atto di chi, ad un certo punto della vita, si rende conto di essere “fuori strada” e sente pertanto come prima cosa di doversi fermare, di operare un ripensamento su di sè, per decidere quindi un cambio di atteggiamento e tornare al punto di partenza, provando a ricominciare. La conversione, in questo caso, ha a che fare con abitudini e stili di vita che si vede necessario riformare o correggere o abbandonare e così poter iniziare da capo.
Nel Vangelo e in bocca a Gesù la parola “conversione” acquista nuova forza e un significato decisamente più ampio e lieto e coinvolgente. Non indica più un tornare indietro, ma piuttosto significa “fare un passo in avanti” e accogliere nella propria vita la novità gioiosa del Vangelo; è ricevere e fare proprio l’annuncio di salvezza e liberazione che Dio, nel suo Figlio Gesù, rivolge ad ogni uomo.
La conversione è dunque prima di tutto una Grazia, è un Dono, è una iniziativa gratuita di Dio, è bellezza da riconoscere e gustare e abbracciare… Francesco ce lo ricorda nel suo testamento: “Il Signore concesse a me, frate Francesco, di iniziare a fare penitenza …”. Se la conversione fosse unicamente un nostro progetto, un nostro desiderio (per quanto devoto e pio) … noi non otterremo nulla se non delusione e scoraggiamento. È solo Gesù che semina questo anelito e desiderio, in ognuno di noi!! È però sempre, da parte Sua, anche un’offerta discreta e mai imposta, da chiedergli con umiltà, ogni mattina, ogni giorno, ogni sera, ogni notte…. Chi fa esperienza di questo Dono di grazia e di questo incontro d’Amore sarà poi pronto a trasformare la propria vita, a correggere storture, a sanare ferite, guarire il male, scardinare peccati e mediocrità e ambiguità. Solo l’Amore infatti porta ad un autentico cambiamento di noi stessi e del mondo!!
Questa è in fondo anche la vicenda di san Francesco d’Assisi, quando passa dal desiderio di conquistare, di vincere, di essere al centro… alla capacità del dono di sé, di amare, di relazionarsi in modo libero e vero con tutti. E’ così che Francesco si costruisce la sua vera nuova identità: non più il figlio del ricco mercante Bernardone, non più l’altezzoso e ambizioso cavaliere, ma il fratello di ogni uomo
Cari amici in cammino e in ricerca vocazionale, auguro a ciascuno in questa Quaresima, un autentico cammino di conversione alla scoperta del Vangelo e nell’incontro col Signore Gesù, nostro unico Salvatore. San Francesco ci guidi in questa avventura d’amore!
Buona Quaresima!
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Ecco ora è il momento favorevole,ecco ora è il giorno della salvezza!( 2 Cor 5,20-6,2)