Queste sono settimane in cui la liturgia fa risuonare le parole di Gesù e degli Apostoli sui tempi ultimi: ricordandoci che la storia non va avanti a caso, come un treno in corsa senza conducente.
La storia universale – e la mia piccola storia personale in essa – stanno procedendo verso il compimento di tutto in Cristo, al di là del fatto che noi ci crediamo o no, che lo vediamo o no, che lo capiamo o no.
Mi sembra che… le parole che trovate qui di seguito possano essere molto adatte a contestualizzare la vostra giovinezza e il vostro discernimento in questo tempo di attesa. In realtà – mea culpa! – erano state scritte a inizio estate. L’autore, fr. Gabriele, mi aveva fatto il dono di questo articolo per il Blog, inviandomelo mentre partivo per i campi ad Assisi. Il turbinio estivo ha ulteriormente indebolito la mia già fragile e affollata memoria.
Fr. Gabriele nel frattempo ha professato i voti solenni per tutto il tempo della vita, lo scorso 11 ottobre. Nel frattempo ha messo piede… mani e cuore nella sua nuova comunità e nel suo nuovo apostolato: a Monselice, presso la Comunità San Francesco, dove con gli altri frati si occupa di accompagnare verso la guarigione persone dipendenti da droghe, alcool e altro…
Grazie a fr. Gabriele, perché le sue parole, alla luce di quanto sta vivendo, assumono anche il sapore concreto della testimonianza.
Buona lettura e buona vita!!
fra Francesco – info@vocazionefrancescana.org

«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15)
Carissimo amico, carissima amica, pace!
Il nostro cuore è inquieto e riposa solo in Dio. La sua dimora è in Dio, Uno e Trino. Se, però, fosse così facile, non spenderemmo miliardi di parole e milioni di energie! Talvolta, nella nostra ricerca del senso della vita, ci complichiamo la strada, anche dentro un cammino chiaramente vocazionale. Siamo effettivamente presi dalle preoccupazioni che possono generare ansia, addirittura angoscia!
Eppure c’è una strada certa, quella stessa che ci indica Gesù. Ammettiamolo; di primo acchito le parole di Gesù “suonano” talvolta un po’ dure, stonano e stridono con l’annuncio di gioia a cui siamo chiamati dal Signore stesso e che, a volte erroneamente, identifichiamo semplicemente col sorriso a 32 denti. E chi vive nella sofferenza, nella malattia, nel dramma di relazioni interrotte, di un amico che ti ha deluso, di una fidanzata che ti ha lasciato? Allora i conti non tornano?!? Forse che il Signore ama la sofferenza o, meglio ancora, “ama” far “soffrire”?
Ecco, tra queste “durezze” che appartengono a Gesù possiamo fare sicuramente esperienza delle sue prime parole: “convertitevi”. Ma che significa, soprattutto per un ragazza o una ragazza in ricerca? Significa che tutta la mia vita è sbagliata? Beh, non proprio!
Un primo elemento è questo: Gesù vuole qualcosa da me. Anzitutto vuole entrare in comunione con me; ciò significa che ha da parlarmi. Egli parla a noi come ad amici, non come a servi e dunque il primo presupposto è quello dell’ascolto. Dobbiamo porci in ascolto e l’ascolto per eccellenza parte con il vangelo in mano. Ma io leggo il vangelo? Se non leggo il vangelo non posso nemmeno proseguire nel discernimento, cioè nel comprendere non solo ciò che è bene o male nella mia vita, ma anche e soprattutto ciò che Gesù sta cercando di dire alla mia vita. Dal vangelo cartaceo, ben consunto, emerge il Verbo della vita, Gesù, vivo e presente proprio oggi.
Dall’incontro con Lui comincia a scaturire una preghiera di risposta, le nostre parole, ma, soprattutto, la nostra vita, fatta di sentimenti (con ogni sfumatura), gesti ed azioni, insieme al confronto con persone che già camminano dentro un cammino cristiano di fede, con coloro che possiamo considerare come compagni di viaggio. Il Signore chiama a conversione per portarci all’estroversione, alla capacità di seguirlo nell’amore per i fratelli.
Amare è un’opera colossale, non per ampiezza e grandezza, ma proprio per conversione. Seguire Gesù è portare questa croce (convergere a Lui per amare come Lui), sapendo che la croce senza Gesù non ha senso. Stare con Gesù porta a compiere il passaggio dal cinico egoismo ad un’apertura sempre maggiore all’ascolto, alla pazienza, al servizio per il bene del prossimo, a gesti sempre più autentici, piccoli e feriali. Compiere questo cammino significa anche imparare ad
«Amare silenziosamente, gratuitamente, nascostamente. Senza mettere la firma personale di proprietà, senza dirlo a nessuno, neppure a se stessi. Questo sì che è amore, quell’amore che, attraverso la morte di sé, porta in gestazione la vita di molti» (“Fare i cristiani”, mons. Francesco Lambiasi).
Sì, carissimi amici, amare morendo a se stessi porta in sè la gestazione per la vita di molti, cioè la perseveranza e la fecondità della nostra vita tanto spesso richiamate da Papa Francesco nei suoi interventi. Fondamentalmente è nella relazione che ci si converte, non è un’opera progettata a tavolino da un’equipe di ingegneri per sostenere adeguatamente il peso che grava sulla nostra vita.
Con queste poche e misere parole, cari amici in ricerca, affrontiamo questo inizio d’estate progettando non solo le vacanze e il meritato riposo dopo le fatiche del lavoro e l’impegno per lo studio, ma anche il desiderio concreto di stare con coLui che non va in vacanza, tanto più se si tratta di ri-dare vita, ri-donare speranza, ri-offrire la carità, Gesù. Già questo parla di conversione.
fra Gabriele – info@vocazionefrancescana.org
Sono la ragazza del 30 novembre cui avete risposto con così assurda (in senso buono) partecipazione. Non so se così farò bene o male, però penso sia in qualche modo dovuto da parte mia rispondervi, visto che vi siete tuffati così coraggiosamente nel mio commento precedente. Sarò breve, così non rischio di dire troppe stupidaggini. 1. Io vi ringrazio veramente non perché rispondete a me, ma perché siete luminosi addirittura a distanza. 2. Grazie di avermi costretta a pensare al fatto che fino ad ora non mi è mai capitato di chiedere senza ricevere (fino ad ora più di quello… Leggi il resto »
Grazie, carissima,di aver risposto e di aver portato una luminosità nuova in queste tue parole, che testimoniano la generosità di Dio. ProvocaLo ancora riguardo alla tua chiusura… e non aver paura. Se questa è effettivamente 'di troppo' in te, perché diventi ciò che devi essere, il Signore non ci metterà un'eternità (incalzato della tua insistente preghiera) a renderti più libera e aperta, magari attraverso incontri inattesi o chissà cosa. Guarda cosa ha fatto con Simon Pietro il rinnegatore, Maria di Magdala dai sette demoni, con Francesco d'Assisi il viveur, con Giuseppe da Copertino l'ignorante…Grazie del bell'augurio che ci rivolgi e… Leggi il resto »
Ti ringrazio di cuore !!! Rimanendo nella stessa comunione di preghiera, ti saluto facendoti giusto pensare che io non ti ho vista (almeno penso… sempre se non ci conosciamo già!) ma solo leggendoti e provando a viverti ho pensato : Dio è veramente qualcuno che … beh si, mi ha portato a leggere questo articolo e a trovare le tue parole. Su un blog maggiormente rivolto a ragazzi, c'è anche una ragazza che risponde e chissà in cammino come me. E, in un certo qual modo, non mi sono sentita sola. Quindi, a parer mio, più che vederti, uno dovrebbe… Leggi il resto »
Se la conversione avviene nella "relazione" – e purtroppo lo sapevo già – allora non c'è speranza per me. A me la relazione piace, ma non ne sono proprio capace. Ho continuamente il tormento del senso di colpa, e appena mi arrischio a dire qualcosa a qualcuno poi penso, nel panico, che sarebbe stato meglio rimanere in silenzio; mi sento in colpa persino a rompere le scatole al prete che deve confessarmi e sentirsi sempre tutti i miei lamenti e le mie irrefrenabili lacrime disperate, figuriamoci se riesco a portare Gesù fuori della parrocchia, ma dai! Ho la percezione netta… Leggi il resto »
Perdonami se ti rispondo io che sono una ragazza qualsiasi.. Ma anche io ho passato una cosa simile… Ti capisco stra bene! E questi dubbi rimangono sempre, ma un giorno ho capito una cosa, è più facile amare che lasciarsi amare.. Lasciati amare! Accetta che le persone possono dedicarti del tempo, accetta di nn essere perfetta, accetta che il tuo parroco possa ascoltarti è preoccuparsi per te! Lasciati amare e a quel punto riuscirai ad amare con un senso di gratitudine enorme! Una persona dá in misura di quello che riceve e Dio ti ama tantissimo, lasciati amare da lui!… Leggi il resto »
Cara "ragazza qualsiasi",grazie della tua risposta! La mia non avrebbe saputo essere così autorevole. Parli per esperienza personale e ti sono grato di questo, come spero ti sia grata anche la ragazza a cui "rispondi". A te, invece, ragazza del 30 novembre, aggiungo solo…Prova ad ascoltare le parole semplici e sentite di una ragazza come te. Permetti al signore e agli altri di avere uno sguardo su di te importate almeno quanto il tuo. Non fidarti solo di ciò che "senti" tu. Tanto più quando questo è così negativo, insistente e paralizzante. Molti ti consiglierebbero un percorso di psicoterapia. Non… Leggi il resto »
Cara sorella in cammino verso la luce, mentre leggevo la tua risposta mi sono tanto sentita vicina a te. Per questo ti rispondo come "seconda ragazza qualunque". Non posso darti consigli perché anch’io sono “piccola in cammino” ma voglio solo rassicurarti forse come coetanea o chi cammina in scarpe simili. Sai, è splendido sapere che non si è soli in questo cammino. Ognuno ha una strada diversa, come è giusto che sia ma forse un'Unica Meta in comune. Perché smettere di camminare? E’ vero, a volte siamo stanchi. Ma siamo anche liberi!!! Magari desiderosi di prenderci una pausa. La prendiamo,… Leggi il resto »
Grazie per le tue dolci e vere parole…
Mi unisco alla preghiera e alla richiesta !!
-ragazza in discernimento vocazionale-
Bellissima lettera e davvero molto utile per il nostro cammino di discernimento vocazionale! Molto spesso, soprattutto nei periodi "calmi" dell'anno come l'estate oppure quando passa abbastanza tempo tra un incontro coi frati e l'altro (per esempio quelli del gruppo San Damiano), ci capita a volte di venire presi d'assalto da dubbi, angosce e timori dovuti all'ordinarietà della vita quotidiana che continua ovviamente a coesistere in parallelo al cammino di verifica che stiamo intraprendendo…Se da una parte questi pensieri ci inducono ad una sana riflessione critica sulla direzione che stiamo seguendo, dall'altra però possono anche essere una forte tentazione al fine… Leggi il resto »