Siamo entrati nel tempo dell’Avvento, tempo di attesa del Signore che viene, che bussa alla nostra porta, e chiede di entrare nella nostra vita. Gesù così ci esorta: «Fate attenzione, vegliate perché non sapete quando è il momento». Non un’attesa passiva, ma attenta, impegnata, operosa, amante.
“Fate attenzione, vegliate, perche’ non sapete quand’è il momento”. (Mc 13, 33)
Siamo invitati, anzitutto, ad essere svegli, non addormentati, non rimandatari, rendendoci invece conto che abbiamo solo questo tempo per fare le scelte più decisive; per intraprendere la nostra strada, per accogliere senza paura o tentennamenti la nostra chiamata e vocazione. L’oggi passa e non torna più; non lasciamolo vuoto di amore e di una nostra risposta. In secondo luogo, si tratta di riconoscere e accogliere il Signore che viene nel quotidiano: lo incontriamo nella preghiera, nella meditazione della Parola, nell’Eucarestia; lo incontriamo nel prossimo, nel povero, nel sofferente e nel forestiero. Apriamo il cuore e la porta della nostra casa per accoglierlo. Solo così lo potremo conoscere e godere di una gioia immensa.
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
E’ tempo di credere fortemente“Il tempo per credere fortemente è l’Avvento. Cambio di stagione liturgica per tutti i cristiani: cattolici, ortodossi e protestanti. L’Avvento è composto di quattro settimane. Porta fino a Natale. Serve a rivisitare la coscienza per purificala, avvicinandosi ai misteri della figura terrena di Gesù. Una religiosa, colta, ha detto che ci si può avvicinare ad essi in modo solo approssimativo non nel senso ordinario del termine, ma nel senso forte. “L’Avvento addestra a vivere la fede come approssimazione: farsi vicino ai misteri”. Papa Francesco, parlando ai cattolici si allunga a dire: “ci sono in giro persone… Leggi il resto »