Domenica scorsa papa Francesco, al momento del Regina Coeli ( la preghiera mariana che nel tempo pasquale sostituisce l’Angelus) ha rivolto ai tantissimi giovani presenti in piazza S. Pietro, domande estremamente vere sulla vocazione, sulla chiamata riservata ad ognuno dal Signore.
Ne riporto uno stralcio invitando ciascuno a farsi coinvolgere nel cuore, nei sogni e nei desideri.
Vi benedico. Al Signore Gesù sempre la nostra lode.
Angelus Papa Francesco
A volte Gesù ci chiama, ci invita a seguirlo, ma forse succede che non ci rendiamo conto che è Lui, proprio come è capitato al giovane Samuele.
Ci sono molti giovani oggi, qui in Piazza. Siete tanti voi, no? Si vede… Ecco! Siete tanti giovani oggi qui in Piazza. Vorrei chiedervi: qualche volta avete sentito la voce del Signore che attraverso un desiderio, un’inquietudine, vi invitava a seguirlo più da vicino? L’avete sentito? Non sento?
Ecco… Avete avuto voglia di essere apostoli di Gesù? La giovinezza bisogna metterla in gioco per i grandi ideali. Pensate questo voi? Siete d’accordo? Domanda a Gesù che cosa vuole da te e sii coraggioso! Sii coraggiosa! Domandaglielo!
Dietro e prima di ogni vocazione al sacerdozio o alla vita consacrata, c’è sempre la preghiera forte e intensa di qualcuno: di una nonna, di un nonno, di una madre, di un padre, di una comunità… Ecco perché Gesù ha detto: «Pregate il signore della messe – cioè Dio Padre – perché mandi operai nella sua messe!» (Mt 9,38). Le vocazioni nascono nella preghiera e dalla preghiera; e solo nella preghiera possono perseverare e portare frutto.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org