Oggi ho ricevuto una mail da Gianni, un ragazzo di 18 anni che sta concludendo le superiori che si chiede cosa potrebbe fare uno come lui in convento!
Mail di Gianni
Così mi scrive: caro Fra Alberto (…) ho sempre ammirato san Francesco e il suo modo alternativo di vivere il Vangelo ; …ho pensato qualche volta che mi piacerebbe diventare frate e magari missionario. Vengo da una famiglia di agricoltori ( molto tradizionali e di “chiesa”), e a casa sto sempre sul trattore e nei campi. Quest’anno termino la scuola di Agraria e la domanda sul mio futuro mi tormenta da un bel pò. Fra le molte strade che ogni giorno cambio rapidamente ( università.. ingegnere o veterinario.. agricoltore..???) si è rifatta viva anche l’idea francescana del frate . Sono però tanto frenato da me stesso, dai miei molti difetti e dal mio carattere: sono un passionale casinista , esuberante e rompiscatole su quello che mi interessa, sono un ragazzo molto “pratico” e un pò “grezzo” (ah.ah.ah..per nulla teorico o raffinato)..sono un super sportivo ( amo tutti gli sport). Mi chiedo cosa potrebbe fare uno come me in convento? So che i frati devono predicare e saper parlare, poi so che bisogna studiare molto. Ce la potrei fare.. , ma poi, per fare cosa? Grazie. ciao. Gianni

Risposta di fra Alberto
Carissimo Gianni grazie per la fiducia. Circa quanto mi scrivi ecco alcune semplici indicazioni:
Il frate, prima di tutto, è una persona che vuole vivere il Vangelo in modo radicale..proprio come affermi tu!! Dunque il frate, non si preoccupa tanto di cosa fare, di che ruolo poter rivestire, di quante conoscenze può avere, bensi gli interessa vivere il Vangelo e amare Gesù e mostrare questo amore nella sua vita e con i suoi gesti, in semplicità, ad ogni persona che incontra.
In secondo luogo, mi pare che tu abbia in mente uno stereotipo di frate “perfetto” che non esiste: il frate, è un uomo come tanti (per quel che è e come è) che si è però lasciato affascinare dall’ideale francescano e che ha lasciato tutto per seguire Gesù…Il Signore infatti chiama chi vuole Lui, e per fare questo non guarda in faccia a nessuno, né chiede patenti di “perfezione” o permessi a qualcun altro (come quando chiamò gli Apostoli e s. Pietro..ed erano dei semplici pescatori!). Pensa che neanche Gesù chiese loro di cambiare carattere, o indole, ma semplicemente se volessero diventare suoi discepoli, se volevano seguirlo!! E proprio perché discepoli, si sono poi trovati a fare delle cose impensate e inimmaginabili, eppure erano partiti come persone molto semplici e ignoranti. Dunque , non temere!!! Seguire il Signore è “lasciar fare a Lui” e Lui certo, se ci fidiamo, di noi fa meraviglie!!

La vita fraterna dei frati poi, si arricchisce proprio nella diversità delle provenienze e delle personalità dei frati stessi: in una Comunità Francescana non vi è mai il frate “perfetto”, ma troverai sempre qualcuno che magari è più intellettuale e chi invece ha più un senso pratico, chi ha studiato molto e chi no, chi ha un talento artistico e chi sa organizzare o far di conto, chi ama la natura e chi invece ha una spiccata propensione ai poveri, chi sa cantare e chi zappa l’orto, chi è giovane e inesperto e un pò “rampante” e chi è anziano e sapiente e magari un pò anche brontolone…I frati poi, si occupano di tante cose diversissime e dove ognuno può sempre trovare uno spazio per vivere al meglio la propria vocazione: parrocchie, santuari, missioni, ambiti di carità e servizio, oratori e patronati..ecc..giornali, e anche.. curano l’orto e la vigna se serve!!!
Dunque, quando pensi ai frati, devi allargare lo sguardo sulla Comunità, mai sul singolo..E’ sempre “insieme” ad altri fratelli che ciascuno di noi vive e si esprime e si manifesta: mai da soli. E questo è meraviglioso, perché fa sì, che quel che manca a me lo trovi presente nel fratello, al quale (di rimando) io posso dare altre cose che lui non ha, ma che sono mie..Il frate dunque si presenta sempre insieme a tutta la fraternità: con essa respira, vive, ama e prega, soffre, condivide e lavora, si esprime, litiga e perdona, serve e si dona.. Il primo e più bell’annuncio evangelico che un francescano può manifestare è proprio questo: che è possibile vivere insieme da fratelli, con altri fratelli, nell’unico Signore e Padre nei cieli. Bellissimo..non ti pare?
Dunque caro Gianni, ancora ti incoraggio..Fatti vivo e vieni a trovarci: vieni e vedi!
ti benedico.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Caro Gianni, ti do un consiglio: leggi, informati, impara e studia. Pondera le tue scelte con spirito critico e razionale, e soprattutto, pensa. La risposta ai tuoi dubbi è più facile di quanto ti possa sembrare.
Se bastassero la razionalità e lo studio, e lo spirito critico per fare le scelte importanti della vita, credo che per es. nessuno più si innmorerebbe, nè si sposerebbe, nè farebbe un figlio, nè si farebbe missionario.. nè frate..Non avremmo avuto nè un Raffaello nè un Mozart, nè una Madre Teresa….Non ci sarebbe nè la poesia, nè l'arte..nè la bellezza..nè l'amore..nè il sentimento come le emozioni: aspetti dunque assolutamente non misurabili, nè quantificabili, ma assolutamente indspensabili per la vita di un uomo ( non di una macchina!) Dissento dunque da una visione riduttiva e meccanicista dell'uomo come sopra descritta..L'uomo è… Leggi il resto »