Come ricordavo in un recente post, è ormai finito il tempo di un cristianesimo comodo e soft e politicamente corretto (se mai c’è stato!); è necessaria una nuova generazione giovane e forte, ardente e appassionata
Al riguardo vi invito a rileggere il Vangelo propostoci dalla liturgia odierna: per chi vuole seguire il Signore, non ci sono qui mezze misure, non c’è spazio per “se” e “ma” tentennanti, via ogni legame che incatena il cuore e la volontà..
Chiediamo al Signore Gesù la grazia di amarlo e servirlo “senza misura” e con gioia, senza calcoli, oltre ogni paura! Vi benedico.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Dal vangelo di Matteo (Mt 8,18-22)
In quel tempo, Gesù vedendo una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti».