Voler avere tutto chiaro o aspettare conferme precise e dirette da parte di Dio prima di prendere una decisione, sono due reazioni che possiamo sperimentare nel tempo della ricerca vocazionale.
Avere tutto chiaro…
Il fatto è che queste due “reazioni”, per altro molto normali, possono risultare talvolta delle “giustificazioni”, delle scuse, dei pretesti mossi dal bisogno di sicurezza e in fondo dalla pretesa di certezze e risposte assolute e indubitabili da parte di Dio. Ma il Signore, chiamandoci (ricordiamolo bene cari amici in ricerca), non ci dirà mai esattamente cosa dobbiamo fare.
La nostra strada, ci sarà piuttosto rivelata a poco a poco, tramite segni, persone, esperienze, fatiche e gioie, attraverso la preghiera e l’ascolto della Parola, il dialogo e il confronto con una guida spirituale …
La chiamata del Signore, infatti, è prima di tutto un incontro personale con Lui, con il Signore Gesù! E’ Lui che accende in noi il desiderio di dare la vita, di donarci per ciò che siamo, di lasciare tutto per Lui, perché in Lui abbiamo trovato il più grande degli amori. La vocazione è una questione d’amore!
Non dubitiamo dunque: Dio non si prenderà mai gioco di noi, confondendoci o imbrogliandoci con la sua proposta! Ma se ci apriamo con fiducia al suo invito e decidiamo di metterci in cammino, passo dopo passo, allora sperimenteremo che il piccolo seme della prima intuizione vocazionale seminato nel nostro cuore, inizierà a germogliare e crescere! È un seme, infatti, che ha una grande forza e sa risvegliare in noi energie insospettate e una gioia finora sconosciuta.
Se dunque anche in te, mio caro amico che leggi queste righe, è avvenuto qualche cosa di simile, non rinnegare o ignorare questo invito!
L’unica cosa che ti viene chiesta è rompere la tentazione dell’immobilismo e della sterile attesa per fare il primo passo! Poi, via via, il Signore parlerà e si rivelerà; la strada si mostrerà, la meta si manifesterà!
Il poeta Antonio Machado, in alcuni versetti, divenuti anche simbolo del Cammino di Santiago, così si esprime:
caminante, no hay camino, se hace camino al andar.
viandante, non esiste il cammino, il cammino si fa camminando.
… o aspettare conferme precise?
Come a dire: solo rischiando e fidandoti, uscendo da te stesso, caricandoti per intero il tuo zaino di vita sulle spalle e mettendoti in cammino, troverai la tua strada e la tua autentica vocazione!
E se poi succede, camminando, di scoprire di avere imboccato una direzione che vediamo non appartenerci, di pensare di avere sbagliato orientamento?
È un qualche cosa che non deve spaventarci: è stato così anche per molti santi che spesso, loro malgrado, si sono visti costretti ad “aggiustare il tiro”, cambiare itinerario e i propri personali progetti (a volte bellissimi e santi), per individuare la loro più autentica e inaspettata meta, abbracciando piuttosto quanto il Signore stava ad essi rivelando.
Dio non ci chiede pertanto di avere sempre e subito successo (secondo i nostri criteri), ma di imparare a fidarsi di Lui. Chiunque abbia fiducia in Lui non sbaglia mai. Chi rischia per lui vince sempre.
La cosa triste sarebbe, invece, non fare il passo, rimanere nel dubbio e nell’incertezza, restare paralizzati dalla paura, continuare a scappare rimandando una decisione, aspettare invano che tutto sia finalmente chiaro, limpido, definito, certo, sicuro e soprattutto secondo i nostri progetti… Ma, non sarà mai così!
Caro amico in ricerca… vuoi fidarti?
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode e tutta la nostra fiducia
fra Alberto – info@vocazionefrancescana.org
[…] (Articulo libremente extraído del Blog Vocación Franciscana) […]