Altri tre giovani frati si uniscono per sempre alla nostra famiglia francescana con la loro professione solenne.
Oggi, sabato 2 ottobre 2021, siamo in grande festa qui alla basilica di sant’Antonio, a Padova. Tre nostri giovani frati infatti, dopo aver completato il loro percorso di formazione iniziale, oggi, davanti alla Chiesa e a tutta la nostra fraternità riunita, sceglieranno di essere frati per sempre.
Fra Francesco (29 anni), fra Roberto (47 anni) e fra Luca (28 anni) infatti hanno vissuto vari anni di cammino con noi, a partire dai primi contatti, anche attraverso questo nostro blog, per poi iniziare un serio cammino di discernimento, anche frequentando il nostro gruppo vocazionale san Damiano.
Sono poi approdati alle prime esperienze in convento (nelle case di accoglienza di Camposampiero e di Cologna Veneta e nel postulato di Brescia), fino a vestire l’abito francescano ad Assisi, durante l’anno di noviziato. Proseguendo il loro cammino di giovani frati hanno approfondito la loro scelta in questi anni qui a Padova, al nostro convento sant’Antonio Dottore, e infine hanno scelto di confermare per sempre questa loro scelta (qui trovi tutte le tappe per diventare frate).


Al termine del percorso di formazione iniziale sono quindi stati destinati alle loro prime comunità effettive: fra Francesco a Milano (per prestare servizio in una nostra grande parrocchia e continuare i suoi studi teologici), fra Roberto proprio qui alla basilica del Santo (in aiuto alla gestione economica e concreta del nostro grande convento) e fra Luca a Camposampiero (a completare gli studi in teologia e mettersi al servizio delle tante attività dei nostri santuari antoniani).
Due di loro ci condividono anche una piccola testimonianza di ciò che stanno vivendo in queste ore. Ecco le parole di fra Francesco e fra Luca:
Non è facile raccontare a parole il groviglio di emozioni e sentimenti che in questo tempo abitano il mio cuore di fronte al passo che, assieme ai miei confratelli Luca e Roberto, sto per compiere: il sì definitivo al Signore a seguirlo come frate francescano “per tutto il tempo della mia vita”!
Un miscuglio di gioia, serenità, trepidazione, slancio, ma anche ansia, paura, inadeguatezza, dubbi… l’elenco potrebbe continuare. Che cosa vuol dire per me questo “per sempre”? È un interrogativo che mi rimbomba molto forte in questo tempo e soprattutto in questi giorni.
Il cammino di discernimento è stato lungo e articolato in molte tappe: cammino vocazionale, postulato, noviziato, quattro anni come frate professo temporaneo. Lo studio, la crescita umana e spirituale, la fraternità, gli incontri, le esperienze di servizio e apostolato… Il “per sempre” che tra pochi giorni pronuncerò, parte proprio da lì.
È il frutto di una storia, di un cammino di libertà che il Signore ha pensato di fare con me e al quale io ho scelto di rispondere, mettendo i miei passi dietro ai suoi, giorno dopo giorno. Come in ogni relazione vera ci sono stati anche momenti di difficoltà, di lontananza, di buio e silenzio. Come pure il prendere sempre più consapevolezza della mia umanità, fatta non solo di risorse e talenti, ma anche di aspetti più nebulosi, fragilità, ferite, cadute. Tutto ciò, però, se consegnato di volta in volta a lui, acquista un senso nuovo e mi ha portato a guardarmi e ad amarmi per quello che sono.
Davvero grazie all’esperienza di questi anni posso dire che Egli è un amico sincero e fedele a cui poter veramente affidare la mia vita. Il senso della professione solenne, per me, vuole essere un sì definitivo: continuare a seguire il Signore in questa forma di vita, cercando di diventare piccolo strumento dell’incontro con Lui.
fra Francesco

Gratitudine e gioia ma anche paura sono le sensazioni che in questi giorni sto vivendo per ciò che fra qualche giorno andrò a vivere. Sono grato al Signore per ciò che mi ha permesso di vivere nella mia vita prima e durante questo cammino durato sette anni insieme ai miei frati.
Provo dentro di me tanta gioia, tanto desidero di questo SI definitivo, nonostante io abbia la chiara sensazione di non essere all’altezza, di essere argilla ancora da lavorare, ma proprio da qui che mi abbandono a Lui, perché solo Lui da me potrà trarre qualcosa di buono per i fratelli e sorelle che incontrerò negli anni.
Henri J.M. Nouwen diceva: “Come cristiano sono chiamato a diventare pane per il mondo: pane che è scelto (preso), benedetto, spezzato e donato”. Questo è ciò che mi auguro e chiedo di essere.
fra Luca

Accogliamo davvero con grande gioia il dono di nuovi fratelli per la nostra famiglia di frati francescani minori conventuali, in particolare per la nostra provincia del nord Italia, ancora una volta stupiti della fiducia del Signore verso di noi: la sua fedeltà davvero non viene mai meno!
Il Signore è grande.
fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org
