Oggi pubblico una bella lettera giuntami da Mirko, un giovane bergamasco, che mi racconta la sua storia vocazionale alquanto travagliata, costellata di NO, ma anche dalla buona e fedele e “ingombrante” presenza del Signore.
Lettera di Mirko
Ciao padre Alberto, mi presento:
Mi chiamo Mirko, ho 29 anni e sono di un paese in provincia di Bergamo. Lavoro in un negozio e mi sono laureato 3 anni fa in giurisprudenza. Sono stato per 10 anni educatore e anche presidente parrocchiale di Azione Cattolica fino a 2 anni fa, quando il mio Parroco è volato in cielo.
Le spiego brevemente il motivo di tale mail: Sono passati ben 15 anni da quando il Signore mi ha chiamato la prima volta: avevo 14 anni, Francesco mi folgoró (dopo un viaggio ad Assisi)! Ho vissuto alcuni anni in funzione di lui, pensavo fosse qualcosa di passeggero, ma così non è stato.
Volevo chiederle come è possibile che per ben 15 anni il Signore sia così ostinato nel chiamarmi tutti i giorni, sia in quelli tristi che in quelli felici… Io, puntualmente ad ogni chiamata rispondo “No”… Ma non ho più la forza di correre via… Non ho più fiato…
Vorrei abbandonarmi tra le sue braccia. Ma ho paura… Paura di fermarmi e di afferrare la sua mano... Lui mi dona sogni, segni e quella voce che ogni giorno sento dentro di me che mi dice: “segui Francesco e arriverai a me…”.
Io ho fatto di tutto per allontanarmi da Lui, ma Dio non mi lascia… Mai!
Le chiedo la cortesia di indicarmi qualche strada… O qualcuno che mi possa aiutare a capire… Io sono stanco di scappare e so che fin quando non mi avrà, il Signore non mi lascerà…
Il Signore non vuole “fregare” nessuno”
Il Signore certamente è “ostinato” e tenace nel volere bene e nel rivolgere la sua chiamata a coloro che da sempre ha nel cuore. Mirko mi scrive di avere tanta paura; l’ho incoraggiato e rincuorato nella convinzione che Gesù non vuole “fregare” nessuno, anzi!!
Gli ho dunque consigliato di rivolgersi ai nostri frati di Brescia e finalmente di “darsi il permesso” di iniziare un cammino di discernimento e così finalmente anche intraprendere (con altri ragazzi) un itinerario vocazionale (il Cammino del Gruppo san Damiano); una cosa in fondo tanto desiderata e tanto rimandata in questi anni!!!
Scappare o affrontare?
La storia di Mirko insegna a tutti noi, come la “fuga” o “il fare finta” che alcune domande e intuizioni e richiami interiori non esistano, sia una strategia che non funziona. Arriva, infatti, sempre il momento in cui si sente necessario l’affrontamento, l’assunzione di una responsabilità, la necessità di non scappare più, di farsi aiutare, di fare un cammino per comprendere dove andare e capire cosa il Signore ci chieda per la nostra vita.
Ciò che è importante però è anche non lasciare “scadere” il tempo utile per un inizio (non tutte le stagioni della vita sono buone a ciò!), superando la perenne tentazione al rimando, così come il non lasciarsi sedurre dalla menzogna ingannatrice del “per ora mi diverto” che tanto avvelena i giovani.
Alzati e cammina
“Alzati e cammina”! “Io sono la via..Io la verità..Io la vita”: ecco l’invito e le parole che a ciascuno Gesù rivolge! Fidiamoci!
Al carissimo Mirko e a tutti voi in ricerca, auguro un buon cammino sempre innalzando al Signore la nostra Lode per le meraviglie che sa operare nel cuore di tanti giovani.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
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Caro Mirko , la tua email mi ha emozionata… e non poco !!!
Coraggio, arrenditi e abbandonati nelle Sue braccia .
io lo farò presto…
Buon cammino
Caro fra Alberto sono una ragazza di quasi 31 anni che da tempo legge e segue questo blog e qualche volta ci siamo anche visti nelle varie esperienze che fate ad Assisi; leggendo questa vicenda mi è venuta in testa una domanda e quando i se, i ma ed anche i no al mettersi in gioco vengono da chi dovrebbe guidarti? Non nascondo che queste "porte chiuse", questi "ostacoli" forse mi hanno reso più forte e più sicura di me, ma mi hanno fatto soffrire tanto. Molto spesso ho cercato di abbandonare sensazioni ed intuizioni su una possibile chiamata quasi… Leggi il resto »
Carissima, non sempre è facile comprendere e indirizzare il cammino nella maniera migliore… anche le guide spirituali cercano di fare del loro meglio. Io ti posso solo incoraggiare a seguire il Signore, in ogni caso! Anche quando una strada consacrata non sia percorribile, possiamo stare con Lui e dedicargli tutta la nostra vita nel nostro quotidiano, nel nostro lavoro/studio, nelle nostre relazioni. Seguilo, stai con lui, non temere! Ti benedico. fra Alberto