Molti di voi mi chiedono “quali sono i segni della vocazione?“. Proviamo a mettere in fila qualche indicazione utile.
Ho ricevuto in questi giorni una bella mail da Marco, un ragazzo di Monza (22 anni), in cui, parlandomi dei suoi desideri e dubbi e le molte paure, mi chiede quali siano i segni certi della Vocazione religiosa e della scelta francescana; mi chiede come la si possa riconoscere e realizzare.
Grazie Marco di questo spunto, che mi dà modo di approfondire questo tema richiestomi da tantissimi altri giovani. Nel Vangelo la gente chiedeva spesso al Signore un segno, un dato oggettivo che la aiutasse a credere in Lui:
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose? (Gv 2,18).
È normale allora cercare di comprendere quali siano i segni che ci possano indicare una via, una scelta di vita, un progetto del Signore per ciascuno di noi.
Provo a metterne alcuni in fila, divisi per tematica. Vi riconoscete in qualcuno di questi? Se volete potete condividerlo nei commenti!
Intuizioni e Sensibilità
- Un pensiero che è rimasto costante nel tempo. Forse in certi momenti è stato più forte ed in altri meno, ma in questi ultimi anni è sempre rimasto vivo nella mia mente.
- La presa di coscienza sempre più intima della propria amicizia con Gesù rappresenta un forte segno che ogni giorno sprona a fare un passo avanti. È quel di più che può, ad un certo momento, arrivare ad una dimensione totale e definitiva. Si cerca in ogni momento la Sua compagnia e la Sua presenza.
- Non ci sono grosse difficoltà, né problemi particolari con se stessi o con gli altri. Una sensazione di incompletezza, anche se a prima vista tutto sembra in ordine. Anche il lavoro, la vita affettiva o gli studi vanno bene, eppure… manca qualcosa, manca Qualcuno.
- Ti inquieta vedere i bisogni della gente, soprattutto vedi che in questa società manca la presenza e la conoscenza di Cristo. Porti talvolta nell’animo una sorta di insofferenza verso un mondo e una società sterile e cinica e sogni orizzonti più luminosi.
- C’è come un “clik” o un insieme di avvenimenti che ci fanno “sentire” che c’è nell’aria una strada diversa. Percepire già da un certo periodo di tempo di essere ad una svolta nella propria vita.
- Non si tratta di cercare un rifugio. Non si vuole scappare da quelle responsabilità e da quei compiti che il proprio stato di vita comporta. Semmai si tratta di “sentirsi a casa” quando si sta con Lui, sentire che questo “vestito” è fatto su misura per me.
Vita spirituale e interiorità
- Ti piace dedicare del tempo alla preghiera e alla meditazione e senti il bisogno di vivere con costanza i Sacramenti partecipando anche durante la settimana alla Messa e confessandoti ogni mese. Senti una certa attrazione per la vita spirituale.
- Hai ricevuto una grazia speciale in un momento preciso della tua vita: un pellegrinaggio, un campo ad Assisi, un’esperienza missionaria, una visita del Papa, una GMG, degli esercizi spirituali, ecc…
- Vivi una vita di grazia e ti sforzi, per quanto ti è possibile, di stare lontano dalle tentazioni e dal peccato perché non vuoi intaccare la tua amicizia con il Signore.
- Senti che l’incontro e l’amore per Gesù, al di là di ogni tuo limite o fatica, è già per te fondamentale e irrinunciabile; è la fonte del tuo senso e della tua serenità quotidiana.
Generosità e dono di sé
- Desiderio di adoperarsi per gli altri. Una donazione disinteressata ed esclusiva che occupi non soltanto qualche ora alla settimana, ma che polarizzi la vita stessa. I bisogni, le necessità degli altri, dei più poveri, dei più deboli catalizzano i miei pensieri e la mia vita.
- Fin da bambino ho sentito il desiderio di donare la mia vita al Signore ed essere sacerdote o suora, oppure missionario o consacrata. Poi con gli anni non ci ho più pensato ma adesso questo pensiero si ripresenta.
- Sei generoso con gli altri nella vita quotidiana o ti dedichi con passione ad insegnare il catechismo, ad essere animatore nell’oratorio, fai parte di un gruppo di volontariato…
Attrazione e testimonianza
- Nel tuo cuore c’è una grande sensibilità per “sentire” il messaggio del Signore come chiamata a seguirlo: per esempio un’idea nella predicazione, una lettera di un amico o di un sacerdote, una conversazione con i tuoi coetanei, un libro che ti lascia delle domande aperte, ecc…
- Sei rimasto affascinato dalla figura di qualche santo (san Francesco, san Massimiliano Kolbe, madre Teresa, san Giovanni Paolo II, …)
- Ti richiama molto all’attenzione la testimonianza di un tuo amico o di una tua amica che ha risposto alla chiamata di entrare in seminario o in convento. Guardi con ammirazione alla scelta di quel missionario/a, religioso/a nativo della tua parrocchia o porti nel cuore la dedizione totale di qualche sacerdote o suora.
- Senti il disagio per la scarsità di chiamate alla vita consacrata di cui soffre oggi la Chiesa soprattutto nel nostro paese.
- Ti ha colpito l’allegria, la gioia, la semplicità di qualche frate; ti ha affascinato vederne qualcuno giovanissimo nel loro austero e umile saio.
- Vivi interiormente dei dubbi, degli interrogativi circa la vocazione e non ti senti tranquillo.
Quindi, per il tuo cammino…
Ti lascio delle domande:
- Intuisci che c’è un Progetto tutto per te da trovare e realizzare?
- Quali sono, in ordine alla tua domanda vocazionale, i tuoi punti “forti” e ricorrenti? E i tuoi punti “deboli”?
- Ti ritieni un giovane che vuole essere libero dai condizionamenti del mondo e interiormente disponibile ad ascoltare e accogliere la volontà del Signore per te? Cosa o chi ti impedisce di fare questo?
- Sei disposto a metterti in gioco e a iniziare un cammino di discernimento? Quali sono le tue paure al riguardo?
- Sei convinto che accogliere la chiamata del Signore sia il tuo “vero bene” oppure, in fondo pensi che sia “una fregatura”?
Se hai domande, se desideri approfondire qualche aspetto della tua ricerca e qualche tematica particolare scrivimi pure e cercherò di darti una mano e qualche “dritta”. Ugualmente, se desideri avere un dialogo con un frate francescano, scrivimi, e saprò indicarti qualche bravo confratello a te vicino a cui rivolgerti (specificami però dove risiedi).
Vi benedico e prego per voi cari giovani in cammino.
Al Signore Gesù la nostra lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Io mi sono comportato come quell’uomo che dice a Gesù: Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia»; non ho avuto il coraggio, ho lasciato che le ansie e le aspettative dei miei genitori prendessero la meglio. Oggi, da infelice, dico, non indugiate, non fate il mio errore, penso che il Signore non chiami due volte.
Grazie della tua condivisione fratello. è vero ciò che dici, è importante non indugiare. D’altra parte certamente il Signore continua ad amarti e a chiamarti a stare con lui, proprio lì nella situazione che ora vivi. Non temere fratello, hai ancora la possibilità di vivere in pienezza.
fra Nico
la ringrazio padre per l’incoraggiamento, ma penso che a 40 anni non sia più possibile; il Signore ha bisogno di persone che gli consacrino la propria giovinezza per poter vivere pienamente in Lui la propria maturità. Io l’unica cosa che posso fare è chiedere perdono per non averLo amato abbastanza.
scusami se insisto fratello, ma non sono d’accordo. Forse è vero, per te un cammino vocazionale potrebbe essere difficile (anche se non impossibile per la verità…), ma quello che voglio dire soprattutto è questo: già nella situazione che vivi adesso, da laico, tu puoi servire il Signore, puoi amarlo, puoi seguirlo, puoi stare con Lui… e questo è vivere in pienezza! Coraggio, non temere: il Signore è grande!
Sono d’accordo con lei ed è quanto io vivo nella comunità in cui sono inserito, ma ciò non toglie che mi sento incompleto, non pienamente donato.
Comprendo la fatica fratello. Se vuoi possiamo parlarne direttamente, scrivimi una mail, ti risponderò volentieri.
Ancora una preghiera per te
Io mi sono rivisto molto in quanto scritto, ciò che ho sentito e continuo a sentire… Fidatevi!!!! Il Signore non toglie nulla anzi aggiunge oltre ciò che si può immaginare!!!!
Per me un pensiero costante e anche se lavoro e sono indipendente mi sento incompleto e infelice, pregate per me. Luca
Caro Luca, forse se c’è in te un pensiero costante vale la pena chiarire un po’ il tuo cuore… per questo ti consiglierei di farti aiutare da una guida spirituale a mettere un po’ in ordine le cose. Se vuoi un consiglio diretto, scrivimi pure una mail (franico@vocazionefrancescana.org). Una preghiera per te fratello