Oggi si celebra nel “mondo francescano” la festa di tutti i Santi dell’Ordine francescano. Perchè questa data? Il 29 novembre 1223, Francesco e i suoi primi frati ricevettero l’approvazione definitiva della Regola da parte di papa Onorio III. La pergamena originale è conservata ad Assisi, nella cappella delle reliquie della Basilica di San Francesco.
Mi piace rileggere questo giorno come la festa degli innamorati del Vangelo e di Gesù sulle orme di san Francesco. Alla sua Regola radicalmente evangelica, infatti, si sono appassionati e innamorati nei secoli, innumerevoli persone che vi hanno speso la vita: tanti religiosi e religiose, sacerdoti e laici, donne e uomini, adulti e fanciulli che affascinati da Francesco hanno profumato di santità la chiesa e il mondo entusiasmando e coinvolgendo il cuore di tante altre persone verso Gesù.
“La Regola e vita dei frati minori è questa,
cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo,vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità”.
(Regola di san Francesco)
Passione, amore, innamoramento, idealità, gratuità, letizia, dono di sè..: caratteristiche ineludibili della vocazione francescana. Se non fosse così, anche questa nostra vita di frati, sarebbe triste e mediocre, scialba e sterile, probabilmente insopportabile. Un frate (ma anche chi aspira ad esserlo) è dunque sempre chiamato a vigilare e custodire la qualità della sua risposta al Signore e a chiedersi:
Come vivo ? Come mi sto donando? Mi so abbandonare al Signore e fidare di Lui? So amare e perdonare? So mantenere un cuore semplice e lieto?

Se la nostra vita, infatti, non è appassionata e guidata dall’amore di Dio, diventiamo insignificanti e aridi, senza colore e profumo, senza sogni e ardori. La vocazione è invece prima di tutto una chiamata alla testimonianza e alla missione, ad essere “sale della terra e luce del mondo” .
Se dunque caro amico “in ricerca” ipotizzi di fare la nostra vita, interrogati anche tu sulla qualità e l’intensità delle passioni che ti animano e accendono il cuore. Se sei “tiepido”, questa vita probabilmente non fa per te! Chiudo con una frase di San papa Giovanni Paolo II ai giovani alla GMG del 2000 che è tutto un programma: “Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!”