“Mi alzerò,
andrò da mio padre,
gli dirò: Padre,…”(Lc 15,18).
Gesù arriva al centro del Vangelo e ci presenta il volto e il cuore del Padre. Ed è l’esatto contrario di tante nostre rappresentazioni. Un Padre che ama di un amore irrazionale, come una madre, il figlio uscito malamente e quello rimasto in casa; che va incontro ad entrambi accettando di essere un amore sconosciuto (perfino da chi gli è sempre vissuto accanto: da servo però, anziché da figlio).
Il cammino: scoprire l’amore del Padre per sentirsi figli amati-perdonati e vivere da fratelli. In questa relazione si
gioca la nostra vita.
Buona quarta domenica di Quaresima!
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
io, tra problemi, difficoltà, resistenze… ho trovato una persona che, con la sua pazienza, il suo perdono…il suo "amore", mi ha fatto tornare a rivivere la fiducia, la serenità e la gioia nel cuore che derivano dal sapere che sono figlia amata… sempre… grazie di cuore, fra' Giancarlo… 🙂
Questa mattina anche il don della mia parrocchia ha riletto il vangelo sottolineando il fatto che i figli non si sentono figli, infatti il figlio che ritorna chiede al padre di essere trattato da servo per poter avere la paga per mangiare mentre il figlio "fedele" si è sempre considerato e si considera un servo. Penso che molte volte anche noi ci riconosciamo più servi della Chiesa perchè impegnati in e per Essa ma, la cosa più bella è scoprire l'immensa bellezza dell'essere Figli della Chiesa e di Dio. Oggigiorno è molto difficile trovare qulacuno che aiuti i giovani, e… Leggi il resto »