Cari amici, vi rivolgo oggi un invito pressante ad ascoltare questa voce. Il Vangelo della liturgia odierna (festa dei santi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa) non lascia dubbi al riguardo: si tratta di andare, su mandato e comando di Gesù, incontro ad ogni persona nel Suo nome.
Gesù invia i suoi discepoli ad annunciare la Pace, a testimoniare l’amore del Signore a tutti, a mostrare i segni poveri e semplici di un Dio Provvidente, invia a guarire e a sanare….
Dal vangelo di Luca (10,1-9).
Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli
in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.
Il tempo però cari amici è breve, la vita scorre... e le forze e la giovinezza se ne fuggono rapide, come bene ci ha mostrato il nostro amatissimo Papa Benedetto XVI con il suo straordinario ed umile gesto di rinuncia al Pontificato. Prego pertanto che nessuno di voi si attardi o rimandi decisioni di vita quando ne ha la possibilità; prego perché nessun chiamato si trovi, (avendo trascurato o sottovalutato il tempo disponibile o i segni che la vita o la Parola offrivano) a dovere ammettere a sé stesso di avere sprecato la propria giovinezza (o anche l’età adulta) dietro ad illusioni o cose vane e superficiali…, per non avere risposto, per avere rimandato all’infinito… procrastinando continuamente un si che non è mai arrivato!
Ieri, mercoledì delle ceneri, nella seconda lettura, abbiamo sentito da Paolo un ammonimento e un richiamo pressante e severo che siamo invitati fare nostro:
“Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2 Cor 6,2)
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
