Oggi parliamo di conversione! Perchè dobbiamo convertirci? Verso quale direzione? Ecco a voi un po di spunti di riflessione!
“Conversione”: una parola che ritorna frequente in questo tempo di Quaresima. Ma che significato può avere per noi questa espressione? Ci aiuta San Francesco quando nella sua Regola così esorta i frati:
“Ma, nella santa carità, che è Dio, prego tutti i frati (…) che, allontanato ogni impedimento e messa da parte ogni preoccupazione e ogni affanno, in qualunque modo meglio possono, si impegnino a servire, amare, adorare e onorare il Signore Iddio, con cuore puro e con mente pura, ciò che egli stesso domanda sopra tutte le cose” (Font Francescane).
“Conversione” è dunque un riorientare gli occhi, la mente, la volontà e l’intelligenza, gli affetti, i sentimenti…tutta la nostra vita al Signore Gesù.
“Conversione” è un “cambiare rotta, cambiare direzione”, da noi stessi, dai nostri progetti e programmi, per scoprire e accogliere la volontà di Dio nella nostra vita.
“Conversione” è affidarsi alla Sua Parola, non ai nostri “bla bla” spesso futili e superficiali.

“Conversione” è incrociare il nostro sguardo con il Suo, che solo vede in profondità e legge il nostro cuore.
“Conversione” è dunque necessariamente un purificare, un distanziarci da tutto ciò che ci separa da Dio, un allontanare preoccupazioni, affanni, vizi, malvagità..; è compiere “un’inversione a U” rispetto a tante nostre mediocrità e peccati.
“Conversione” è quanto San Francesco vive sulla propria pelle, quando giovane di belle speranze (ricco, cavaliere, re delle feste..) si accorge che tutto quanto ha e possiede non disseta il suo cuore e cerca “un di più” che sazia la vita!
Raccontano i suoi biografi come in questo suo cammino interiore, San Francesco cercasse la solitudine e il silenzio e spesso si ritirasse nella diroccata cappella di San Damiano nella campagna di Assisi. Lì avviene per lui un incontro speciale, vi è uno scambio di sguardi che lo trasforma: i suoi occhi incrociano gli occhi del grande Crocifisso che pende dall’abside della piccola chiesa in rovina. Nel calore di quello sguardo misericordioso e pieno di bontà, in quegli occhi grandi e vivi, Francesco scopre la sua vocazione. Ode una voce che lo invita a dare la sua vita per la Chiesa di Dio, una casa che è in rovina e chiede di essere riparata e ristabilita nel suo unico fondamento sicuro che è Gesù Cristo, povero e umile.
Caro amico..dunque allora anche tu, in questa Quaresima, non scappare! Non fare ancora una volta finta di niente! Non rimandare! Questo è il tempo favorevole per un cambiamento, per un’inversione di rotta, per una decisione!!!

Guardati attorno per un attimo finalmente con verità …e valuta il “non senso” e la tristezza di un mondo luccicante e accattivante , ma spesso senza speranza…e vero futuro!
Guarda dentro di te…e smaschera con sincerità peccati e fughe e paure e malvagità e mediocrità..
Fermati davanti alla Croce e guarda a Gesù Cristo … incontra i Suoi occhi! Lui ti sta aspettando a braccia aperte!
A tutti auguro una Santa Quaresima! Buon Cammino.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Ciao Padre Alberto, vecchio lupo. Speriamo che questa quaresima sia proprio una occasione di conversione a Cristo.Prega per me, un abbraccio a Don Claudio Andreoletti
ps. met el co a post!
anche te…fa mio l'asen!
Complimenti Frate Alberto, sei proprio bravo! Anche se il blog non è dedicato a quelli come me (troppo "vecchio" e atipico per una vocazione), riesci a farmi gustare i tuoi post ed a darmi il piacere di visitarti. Le tue riflessioni sono un piccolo ma significativo regalo quotidiano anche per me.
Ti saluto con amicizia. Giuseppe.
pace a te caro Giuseppe. grazie per gli apprezzamenti …che non fanno mai male e aiutano ad andare aventi in questo servizio che vedo importante e utile per molti giovani. Ti chiedo una preghiera per me quando puoi. Grazie. ti benedico. frate Alberto