La solennità dell’Ascensione del Signore non celebra un allontanamento di Gesù, ma il modo nuovo in cui egli promette di restare tra i suoi: è la festa che glorifica il crocifisso-risorto. A chi è disponibile ad accoglierlo, egli allargherà il cuore e lo animerà di slancio missionario e di forza nella testimonianza in ogni istante della sua vita, in ogni contesto o situazione, nei riguardi di tutti.
“Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”
(Mt 28,19-20).
L’invito ad andare verso ogni persona e popolo, a fare discepoli, a battezzare, riguarda certo ogni cristiano, ma è affidato in modo particolare nella chiesa ai sacerdoti e ai consacrati. Un invito che pare oggi scartato da molti giovani cristiani, anche da alcuni che spesso lo intuiscono come rivolto a loro personalmente, ma che si lasciano sopraffare dalla paura, dal timore, dai pregiudizi, dalla fatica di rischiare la vita per il Signore.
E dunque: chi andrà? Chi farà discepoli? Chi farà conoscere Gesù? Chi battezzerà? Chi…? Chi dirà: Eccomi, manda me..!? Forse serve a tanti ragazzi un surplus di speranza e di slancio e di fede e di gratuità! Sono allora davvero belle e incoraggianti le parole di Gesù, le uniche certe:
Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo
Augurandovi un buona solennità dell’Ascensione, vi lascio una preghiera!
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Non è poco, Gesù, quello che ci chiedi
andare in tutto il mondo,
predicare il Vangelo ad ogni creatura.
Non c’è limite, barriera, ostacolo
che non debba essere superato.
Tu ci inviti a portare la buona notizia
ad ogni uomo e ad ogni donna,
ad ogni popolo, in ogni lingua,
incarnandoci nel profondo di ogni cultura.
Tu ci metti per le strade della terra
con qualsiasi stagione, in qualsiasi epoca,
senza badare ai pericoli, senza misurare la fatica.
Non è poco, però, anche quello che ci offri.
Ci trasmetti il tuo potere di lottare
e sconfiggere il male,
la tua capacità di parlare al cuore delle creature,
in tutti gli idiomi esistenti
e di inventarne di nuovi,
quelli della fraternità,
della generosità e del perdono.
Ci assicuri di passare indenni
in mezzo alle cattiverie e alle calunnie,
temibili come serpenti che mordono,
ci dai la certezza che nessun veleno
potrà farci del male se portiamo con noi
l’antidoto sicuro del tuo Amore.
Ci doni la gioia di vedere i prodigi
provocati dal tuo Spirito
che guarisce, risana, sostiene.
Amen.