Siamo alla 16° pillola vocazionale. Oggi andiamo ad un quesito centrale: come si fa a discernere la vocazione? Ecco una piccola indicazione iniziale. A voi l’approfondimento esplorando il blog o contattandomi direttamente.
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Come discernere la vocazione?
Ogni vocazione scaturisce da una ricerca, da grandi domande esistenziali e personali: “Che cosa sto facendo? Come devo vivere? Chi sono io? A quale strada Dio mi chiama? Dov’è la mia felicità? Dove trovare un senso pieno? …”. Anche san Francesco, nella sua giovinezza, insistentemente si interrogava: “Signore, che vuoi che io faccia?”. Si tratta di quesiti profondi che esigono ascolto e risposta… pena una vita bruciata o sprecata!
Una definizione
Quindi… dobbiamo discernere! Discernere! Che parola buffa! Tento una definizione: il discernimento è un’operazione dell’intelletto e dello Spirito per distinguere e riordinare e vagliare pensieri e sentimenti, interrogativi e dubbi, intuizioni ed emozioni, testa e cuore, in vista di una decisione buona per la nostra vita.
Si tratta quindi di comprendere con la nostra intelligenza, con il nostro cuore e… con l’aiuto del Signore quale strada seguire.
Come fare?
Ma, dove andare? Con chi? Come muoversi? La Bibbia ci viene in aiuto con un’indicazione precisa del profeta Isaia: “Ascoltate e voi vivrete” (Isaia 55: 3). All’ascolto è dunque legata la nostra scelta di vita, la vita vera, la nostra vocazione! L’ascolto autentico (di sé, di Dio, della Parola, degli eventi…) però non è mai frettoloso, solo emotivo, veloce e superficiale; esso richiede invece tempo e pazienza e umiltà. Certo, prendersi questo tempo per sé, non è facile oggi dove tutto è rapido e immediato! Eppure la risposta al senso della nostra vita ha bisogno di tempo, di riflessione, di preghiera e di sostegno. Dobbiamo metterci nelle condizioni interne ed esterne di poter ascoltare la potente voce di Gesù quando dice: “Seguimi”.
Un padre spirituale, un gruppo per camminare
Per quanti sono in ricerca, diventa allora fondamentale la figura di un padre spirituale. La sua missione non è certo quella di dirigere o decidere o indirizzare in una determinata via, quanto quella di illuminare e sostenere la persona con il dialogo e il confronto sincero e libero verso la volontà di Dio! E’ sempre poi oltremodo utile poter camminare con altri giovani in ricerca, condividendo comuni domande e passioni e desideri e fatiche. L’esperienza del Gruppo san Damiano è al riguardo sempre molto bella e coinvolgente.
E poi, se hai bisogno di un aiuto per discernere, non esitare a contattarci!