SFN_Tavola disegno 8

laudato si’ mi’ Signore

San Francesco è, in genere, la prima persona che ci viene in mente quando si pensa ad una relazione bella, piena, libera e gioiosa con ogni essere vivente e con ogni elemento del mondo naturale. Ancora oggi ammiriamo il suo profondo rispetto e la sua capacità di comunicare con ogni «altro» (non solo umano). In un’epoca come la nostra, segnata dalla crisi ecologica, e ancor prima dalla crisi di valori nel cuore dell’uomo, desideriamo ritrovare quella profonda armonia che il Poverello aveva «con Dio, con gli altri, con la natura e con sé stesso» (papa Francesco).
francesco predica uccelli creato

Dalle Fonti Francescane

In ogni opera Francesco loda l’Artefice; tutto ciò che trova nelle creature lo riferisce al Creatore. […] Nelle cose belle riconosce la Bellezza Somma, e da tutto ciò che per lui è buono sale un grido: “Chi ci ha creati è infinitamente buono”. Attraverso le orme impresse nella natura, segue ovunque il Diletto […] e quella Bontà “fontale”, che un giorno sarà tutto in tutti, a questo Santo appariva chiaramente fin d’allora come il tutto in tutte le cose.

(Tommaso da Celano, Vita seconda, FF 750)

Una domanda per te: Prova anche tu a ringraziare Dio per il dono della vita, tua e di ogni creatura. Prega con le parole del Cantico delle Creature. Aggiungi, se vuoi, una tua strofa al cantico di san Francesco…

Dalle Fonti Francescane

«Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimu, se konfàno
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,
de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle,
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si’, mi’ Signore,
per quelli ke perdonano per lo tuo amore,
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli che ‘l sosterrano in pace,
ca da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò scappare:
guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;
beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.

Laudate et benedicete mi’ Signore’
et ringratiate et serviateli cum grande humilitate»

(FF 263)

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