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incontri speciali

Ogni santo ha una caratteristica specifica: la «firma» di Francesco è la «minorità». L’ambizione, che da giovane lo portava a voler essere considerato un grande, dopo l’incontro con Cristo, subisce una “inversione a U”: ora vuole essere il più piccolo! Francesco si innamora dell’umiltà di Dio, che si fa piccolo nella mangiatoia di Betlemme, e che lascia il trono celeste per farsi «piccola apparenza di pane» in ogni Eucarestia; da questa sua esperienza nasce anche il primo “presepe”, a Greccio. Allo stesso modo anche Francesco vuole essere sottomesso ad ogni creatura, arrivando a prostrarsi perfino davanti al Sultano, come messaggero di riconciliazione e di pace.
greccio presepe giotto

Dalle Fonti Francescane

Tutti i frati cerchino di seguire l’umiltà e la povertà del Signore nostro Gesù Cristo. […] E devono essere lieti quando vivono tra persone di poco conto e disprezzate, tra poveri e deboli, tra infermi e lebbrosi e tra i mendicanti lungo la strada. E quando sarà necessario, vadano per l’elemosina.

(San Francesco, Regola non bollata IX, FF 29-30).

Una domanda per te: In quale ambito ti costa non apparire «grande»? Pensa a quegli incontri in cui ti sei fatto piccolo: cosa hai provato?

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