L’avvento è un tempo dell’anno liturgico molto particolare, prezioso e forte per la chiesa, caotico e materiale per la società… ci troviamo sempre a correre! È un tempo per atleti!
E tu, dove corri?
Siamo quasi giunti a Natale ormai. Da vari giorni le strade sono piene di luci, i negozi stracolmi, la corsa al regalo avviata, la pubblicità e il grande business natalizio galoppanti a pieno regime.
Sommesso e debole e quasi nascosto e soffocato rischia di essere, al contrario, il nostro cammino spirituale dell’Avvento; flebili e quasi invisibili rischiano di apparire i segni che rimandano a questo percorso interiore.
In realtà il tempo di Avvento, non ha nulla di “debole”: è, infatti, un periodo speciale, unico, davvero “forte”! È per sportivi, per atleti, per appassionati ed entusiasti. La liturgia non a caso è ricca di immagini che evocano movimento, lo spostarsi e il mettersi in cammino, la necessità di riposizionare e aggiustare la propria vita, l’invito ad uscire dalla staticità e dalla mediocrità. Nelle letture appare evidente questa sana e provocante tensione: Preparatevi! State pronti! Spianate la strada! Riempite e date un senso alle vostre vite vuote!
Viene il Signore!
Grande è il rischio di rendere il Natale una festa banale, di giungervi in modo superficiale e “pagano”. L’Avvento ci indica l’essenziale della vita.
“La relazione con il Dio-che-viene-a-visitarci dà a ogni gesto, a ogni cosa una luce diversa, uno spessore, un valore simbolico. Da questa prospettiva viene anche un invito alla sobrietà, a non essere dominati dalle cose di questo mondo, dalle realtà materiali, ma piuttosto a governarle” (Papa Francesco – Angelus 27 novembre 2016)
Immersi nel mistero dell’incarnazione!
Tutta la pedagogia liturgica, i testi, i colori, i preparativi ci guidano verso questa gioia che vivremo a Natale. La gioia non può essere limitata ai sensi dello sguardo e del gusto, deve invadere il cuore. L’Avvento è dunque un prezioso momento di preparazione interiore, un tempo in cui “allenarsi”, “fare palestra”, “esercitarsi” spiritualmente con la pazienza e la tenacia degli atleti che mirano a grandi risultati.
Approfittiamo della profondità delle letture per ascoltare la voce del profeta Giovanni Battista, del profeta Isaia, dedichiamo spazio al silenzio e alla preghiera personale, prepariamo la strada per accogliere il Signore Gesù che viene.
La buona battaglia della fede!
Il tempo dell’Avvento è un cammino fatto di gioia ma anche di dolore, di luce ma anche di buio. È la buona battaglia della fede.
“Dio è più potente e più forte di tutto. Questa convinzione dà al credente serenità, coraggio e la forza di perseverare nel bene di fronte alle peggiori avversità. Anche quando le forze del male si scatenano, i cristiani devono rispondere all’appello, a testa alta, pronti a resistere in questa battaglia in cui Dio avrà l’ultima parola. E questa parola sarà d’amore e di pace!”. (Papa Francesco – Cattedrale di Bangui, 29 novembre 2015)
Vegliamo e vigiliamo!
L’invito di Gesù nel tempo dell’Avvento è a vegliare, a fare attenzione, a non sprecare le occasioni di amore che ci dona:
“Essere attenti e vigilanti sono i presupposti per non continuare a ‘vagare lontano dalle vie del Signore’, smarriti nei nostri peccati e nelle nostre infedeltà; essere attenti ed essere vigilanti sono le condizioni per permettere a Dio di irrompere nella nostra esistenza, per restituirle significato e valore con la sua presenza piena di bontà e di tenerezza”. (Papa Francesco, Angelus 3 dicembre 2017).
A tutti: buon cammino di Avvento!
fra Alberto – info@vocazionefrancescana.org