Alcuni giorni fa ho risposto a Zeno, un ragazzo di Trieste (24 anni) che mi chiedeva un approfondimento sulla vocazione religiosa, su come riconoscerla e su alcuni suoi aspetti irrinunciabili.
Rimandandolo anche ai tanti post già scritti sull’argomento mi sono soffermato in particolare su una frase di Madre Teresa che recentemente mi ha colpito anche grazie al talento di un frate , fra Isaiah, che l’ha tradotta in musica :
- “Prayer is not asking. Prayer is putting oneself in the hands of God, at His disposition, and listening to His voice in the depth of our hearts.”
- “La preghiera non chiede. La preghiera è mettersi nelle mani di Dio, a Sua disposizione, ascoltando la Sua voce nel profondo dei nostri cuori“.

Così come la preghiera, anche la vocazione religiosa non chiede, non pretende, non è per sè stessi!
Ugualmente, esige un rimettersi completamente nella mani di Dio, a Sua totale disposizione, consegnandosi a Lui! Chiede un ascolto attento e profondo, cerca il silenzio, per udire nel cuore i Suoi sussurri e gemiti! E’ dire e pregare come San Francesco: “Signore, cosa vuoi che io faccia?“.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org