Caro amico “in ricerca” la liturgia di oggi ci propone una bellissima storia di vocazione: la storia di Samuele.
Non è facile per questo giovane comprendere da subito la Volontà del Signore sulla sua vita, non gli è immediato comprendere che è il Signore a parlargli. Eppure da subito colpisce il suo mettersi in ascolto….con disponibilità totale, con un eccomi senza riserve a ciò che Lui vorrà indicargli. E’ attento a cogliere ogni Segno…accetta anche di farsi aiutare da una Guida…
E..tu, con quale atteggiamento interiore ti stai ponendo? Le tue mani e il tuo cuore sono aperte oppure ancora imprigionate…e guardinghe e sospettose?
Caro amico se vorrai comprendere la tua strada, mettiti anche tu in questa modalità umile e accogliente, di massima apertura e ripeti come Samuele: “Eccomi…parla che il tuo servo ti ascolta!” Solo così il Signore ti si rivelerà! Ti benedico.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Dal libro di Samuele (1 Sam 3,1-10.19-20)
Il giovane Samuele continuava a servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. In quel tempo Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio.
Allora il Signore chiamò: “Samuele!” e quegli rispose: “Eccomi”, poi corse da Eli e gli disse: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Egli rispose: “Non ti ho chiamato, torna a dormire!”. Tornò e si mise a dormire.
Ma il Signore chiamò di nuovo: “Samuele!” e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Ma quegli rispose di nuovo: “Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!”. In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore.
Il Signore tornò a chiamare: “Samuele!” per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto.
Eli disse a Samuele: “Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”. Samuele andò a coricarsi al suo posto.
Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: “Samuele, Samuele!”. Samuele rispose subito: “Parla, perché il tuo servo ti ascolta”.
Samuele acquistò autorità poiché il Signore era con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.
Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuele era stato costituito profeta del Signore.