Epifania del Signore “Abbiamo visto spuntare la sua stella in oriente e siamo venuti con doni per adorarlo” (dalla liturgia dell’Epifania)
Chi sono questi re, questi misteriosi sapienti che affrontano un cammino lungo e pericoloso per giungere ad una povera grotta, davanti ad un bambino? Potremmo definirli dei cercatori, simbolo di tutti quegli uomini inquieti che non si accontentano di piccole risposte, ma chiedono la verità sulla propria vita e la propria vocazione, cercano il senso profondo di tutto ciò che esiste, del vivere, del gioire come del soffrire e del morire..
I Magi sono mossi da un’attesa, da una speranza di luce, di pienezza, (dimensioni che appartengono al cuore di ogni uomo spesso però sotterrate da troppe tante cose che ci stordiscono e ci fanno dimenticare l’essenziale).. I Magi sono attenti ai segni: ascoltano, scrutano il cielo, fissano in alto una stella (la Sua stella); si fidano, rischiano, vanno….
Di rimando ecco che non possiamo allora non chiederci: E noi? Chi cerchiamo? In chi è riposta la nostra speranza? Dov’è e quale stella stiamo seguendo? Per chi o per che cosa sarei disposto a rischiare la vita? Per chi e di chi fidarmi? Per chi mettermi in cammino ribaltando tutto??

Emblematico al riguardo è l’atteggiamento degli abitanti di Gerusalemme, di Erode, e del Clero e dei saggi di Israele. I Magi, i cercatori, giungendo a Gerusalemme attraversando una città, (la città santa!!!) assolutamente indifferente e distratta: la luce di Betlemme non la tocca minimamente!
I Magi, tutti protesi alla loro meta, incontrano anche un re, Erode, turbato e inquieto, che solo vede nel bimbo che è nato un avversario al suo potere, da eliminare. I Magi parlano con i sapienti di Israele (s. sacerdoti e scribi) che tutto sanno dire circa il Messia con informazioni puntuali e precise, ma ben si guardano dal muoversi e compromettersi per andare ad incontrare Gesù che è nato.
Se l’animo dei Magi è aperto e disponibile, quello dei loro interlocutori dice solo indifferenza, torpore, sospetto,egoismo.. Fin dalla nascita Gesù, diventa pertanto motivo per molti di ricerca gioiosa, per altri d’inquietudine profonda, rifiuto, contestazione. Non è forse questo il paradigma di atteggiamenti che esistono ancora e che sperimentiamo quotidianamente anche nella nostra giornata, in questa nostra società? Cristo è presente, ma noi desideriamo davvero incontrarlo? Come non riconoscere che la sua presenza molte volte lascia anche noi apatici oppure ci è scomoda, importuna???
Il difficile cammino dei Magi ha il suo esito sperato quando, come dice l’evangelista “Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre e, prostratisi, lo adorarono.. Poi gli offrirono in dono oro, incenso e mirra”. Adorandolo, riconoscono la divinità di quel Bambino. Erano i primi rappresentanti dei popoli pagani ad incontrarsi con il Figlio di Dio, quello vero, che non conoscevano ancora. In quei Magi, tutti i popoli della terra (non più solo il popolo eletto) sono chiamati alla salvezza perchè Dio non si nega a nessuno, ma è venuto per tutti senza distinzione nè di razza, stirpe o nazionalità…
“Al vedere la stella, i Magi ebbero una grandissima gioia“. Era il frutto della loro ricerca, poiché incontrare Dio è sempre una gioia immensa, anche se spesso frutto di un cammino incerto e faticoso. Un cammino non meno difficile anche per noi uomini e donne d’oggi, chiamati a vivere in un tempo di distrazione e anche di rifiuto, ma credete, vale ancora la pena lasciarsi guidare dalla luce della fede, fidarsi del Signore, gustare la gioia grandissima che solo Lui può dare.
Ma…tu? Vorrai metterti in cammino?
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
caro Mauro, anche i magi hanno dovuto affrontare pericoli e incertezze e difficoltà..ostilità e incomprensioni….ma il loro riferimento è sempre stata la Stella e mai sono venuti meno alla direzione che lei indicava. Alza gli occhi e cerca la tua stella! fatti anche aiutare in questa ricerca..; nei momenti duri, la stella, sono anche le persone di fede accanto a noi…in particolare il PADRE SPIRITUALE!!!! (ce l'hai?) non pensare assolutamente di farcela da solo!
ti benedico. frate Alberto
se preferisci un contatto personale scrivimi (fra.alberto@davide.it)
e quando il cammino diviene incerto? quando non si sa più che strada prendere? o meglio: quando si pensa di sapere quale dev'essere la propria vocazione ma insorgono difficoltà che dipendono anche da fattori che non si possono controllare?