La prima notizia certa dell’Angelus Domini risale al 1269, al tempo in cui era Generale dell’Ordine francescano san Bonaventura da Bagnoregio, detto il “dottore serafico”.
Fu un Capitolo Generale dei Frati Minori, tenutosi a Pisa in quell’anno, che prescrisse ai religiosi di salutare la Madonna ogni sera con il suono della campana e la recita di qualche Ave Maria, ricordando il mistero dell’Incarnazione del Signore. Fu stabilito anche che
“i frati nei discorsi persuadessero il popolo a salutare alcune volte la Beata Vergine Maria al suono della campana di Compieta (alla sera, quindi), perché è opinione di alcuni solenni dottori che in quell’ora essa fosse salutata dall’Angelo”.
L’Angelus: la preghiera vocazionale per eccellenza
V/. L’angelo del Signore portò l’annuncio a Maria.
R/. Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
V/. “Eccomi sono la serva del Signore”.
R/. “Avvenga in me secondo la tua parola”.
Ave Maria, piena di grazia…
V/. E il Verbo si fece carne.
R/. E venne ad abitare in mezzo a noi.
Ave Maria, piena di grazia…
V/. Prega per noi, santa Madre di Dio.
R/. Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo:
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu che, all’ annuncio dell’Angelo, ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Al termine dell’Angelus si recita il Gloria per tre volte ed il Requiem una volta.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org