Cinque piccoli post per avvicinarci al Natale. Oggi parleremo del Presepio.
Fra pochi giorni celebreremo il Santo Natale, certamente una festa che è nel cuore di ciascuno e particolarmente cara, da sempre, a noi frati francescani. I giovani in ricerca vocazionale che stanno frequentando i nostri conventi in questo periodo, certo possono testimoniare il fervore, la gioia e la letizia che vi si respira: Viene il Signore Gesù; Nasce il Salvatore!
In particolare in ogni nostra chiesa sarà presente il Presepio, una meravigliosa tradizione natalizia, tipicamente italiana e soprattutto francescana! L’idea del Presepio nasce infatti a Greccio dall’ardente amore di S. Francesco per Gesù e dal suo desiderio di “vederLo” “toccarLo”, “imitarLo” e fare esperienza diretta di Lui.
Scrive un suo biografo, Tommaso da Celano, come Francesco:
“meditasse continuamente le parole del Signore… soprattutto l’umiltà dell’Incarnazione”, a tal punto da poter “in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”.
Mosso da tale ispirazione, la notte di Natale (1223) predispose una sorta di sacra rappresentazione della Natività, ma sulla greppia, fra il bue l’asinello e i pastori e i frati festanti, chiese che si celebrasse l’Eucarestia!
S. Francesco dunque “inventò” il Presepio, certo mosso anche dal suo spirito poetico, ma soprattutto per amore a Gesù e in riferimento all’Eucarestia nella quale sempre poteva contemplarLo e incontrarLo e vederLo realmente presente. Che san Francesco ispiri anche ciascuno di noi in questo grande amore a Gesù così da poter desiderare di vederLo sempre presente in ogni istante della nostra vita.
Vi benedico. Al Signore sempre la nostra Lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Penso che sarebbe bello se si riuscisse, ad esempio nei conventi francescani, a fare qualche presepio vivente: come erano viventi tutti i presepî in origine.
Il presepio, come altre cose, è riguardato come «cosa da bambini» dagli adulti incapaci di capirlo.
Giorni fa ascoltavo una riflessione di un frate del Carmelo tramite Internet, e diceva: il presepio è un invito a noi, gli adulti, alla vita umile. E deve diventare, da passatempo che sembra, vita vissuta!