25 luglio: festa di san Giacomo, patrono dei pellegrini! La sua tomba a Santiago di Compostela è metà di milioni di camminatori ogni anno, da molti secoli. Fra loro anche san Francesco?
Oggi, il 25 luglio, è la festa di san Giacomo, e ogni buon pellegrino lo sa molto bene! San Giacomo è il patrono dei pellegrini, il santo da invocare per ogni cammino. E se questo è “il blog dei giovani in ricerca“, cioè in cammino, allora san Giacomo è uno dei nostri grandi protettori: aiutaci, caro Giacomo, in questo cammino di vita!
Probabilmente sapete già il perché di questo legame fra san Giacomo e i pellegrini. Sì, è sua quella tomba millenaria, a Santiago di Compostela, in Spagna, che da secoli e secoli mette in cammino migliaia di persone. È sempre lui che ancora oggi sembra essere così attraente, così affascinante, da muovere persone da ogni dove, anche nel nostro mondo, apparentemente così secolarizzato.
Frati = pellegrini
Ma il camminare, l’andare, è nel DNA anche di noi frati francescani. “Pellegrini e forestieri” siamo su questo mondo. Da Francesco, che percorre in lungo in largo l’Italia centrale, e a Roma dal papa, e fino in Terrasanta… E poi Antonio, che macina migliaia di chilometri dal lontano Portogallo, sua patria natia, fino al Marocco, e poi su per tutta l’Italia, e poi ancora, a predicare fino in Francia… Oppure come Odorico, nostro grande santo, poco conosciuto, che giunge persino in Cina… E come loro migliaia di frati, nei secoli, piedi polverosi sulle strade del mondo.
E proprio lì, sul cammino di Santiago, IL cammino per eccellenza, noi frati francescani camminiamo, accogliamo i pellegrini, sosteniamo il loro cammino, da sempre.
Francesco a Santiago?
La nostra presenza sul Cammino di Santiago si fa risalire addirittura allo stesso san Francesco, che avrebbe percorso il cammino nel 1214. Il pellegrinaggio di Francesco d’Assisi a Compostela non è in verità un fatto che può essere certificato in sicurezza. Infatti l’unica fonte che ne parla sono i Fioretti, un’opera del XIV secolo, tardiva…
Al principio e cominciamento dell’Ordine quando erano pochi frati, e non erano ancora presi i luoghi, san Francesco per sua divozione andò a San Giacomo di Galizia, e menò seco alquanti frati, fra i quali fu l’uno frate Bernardo. Essendo giunti là, e stando la notte in orazione nella chiesa di san Giacomo, fu da Dio rivelato a san Francesco, ch’egli dovea prender di molti luoghi per lo mondo, imperciocchè l’Ordine suo dovea ampliare e crescere in grande moltitudine di frati; e in cotesta rivelazione cominciò san Francesco a prender luoghi in quelle contrade. [Fioretti].
Vi sono però al riguardo moltissime altre tradizioni orali e scritte (pur se incerte storicamente), che parlano del passaggio di San Francesco e dei suoi primi frati in diversi paesi e città della Spagna, come Sanguesa, Cañas, Burgos, Ciudad Rodrigo, ecc . Lungo il cammino ci sono molti espliciti riferimenti a frate Francesco pellegrino, come chiese e statue a lui dedicate in luoghi che videro – così si afferma con fierezza − il suo passaggio e, addirittura, la sua fondazione. Un altro esempio? A Villafranca del Bierzo, nell’imponente chiesa che porta il suo nome, si trova ancora oggi una statua di san Francesco con il mantello, il cappello e la conchiglia: è vestito proprio da pellegrino!
Come si spiega tutto questo?
In realtà abbiamo una fonte più antica e sicura: fra Tommaso da Celano, primo biografo ufficiale di san Francesco, che l’ha conosciuto di persona. Celano scrive nella sua Vita Prima che Francesco voleva recarsi in Spagna non tanto per un “pellegrinaggio”, quanto per poter raggiungere da lì il Marocco, perché desiderava morire martire!
Era talmente vivo il suo desiderio, che gli capitava a volte di lasciare indietro il compagno di viaggio, affrettandosi nell’ebbrezza dello spirito a eseguire il suo proposito. Ma il buon Dio, che si compiacque per la sua sola benignità di ricordarsi di me e di innumerevoli altri [l’autore parla di se stesso e di altri letterati ricevuti da Francesco a S. Maria degli Angeli dopo tale viaggio], affrontandolo direttamente mentre era giunto in Spagna, per non farlo proseguire più oltre, sopraggiunta una malattia, lo richiamò dal viaggio che aveva intrapreso (FF 420).
È probabile dunque che questo piccolo accenno alla Spagna abbia poi dato vita a racconti più dettagliati e leggende, da cui i Fioretti più tardi hanno tratto per la loro versione dei fatti.
E gli altri frati?
Quello che invece è sicuro e documentato è che il pellegrinaggio lungo il Cammino di Santiago è stato molto presente nelle prime generazioni francescane, in linea con il programma di vita penitenziale dei frati, che si sentivano evangelicamente inviati sulle strade del mondo ad annunciare il Vangelo ai fratelli.
Sempre Tommaso da Celano di racconta che agli inizi dell’ordine, quando Francesco era circondato da pochi compagni, c’era fra loro un grande anelito missionario. Appena furono in otto, Francesco decise di mandarli a due a due verso i quattro punti cardinali per portare la pace di Cristo, proprio come il Risorto chiede ai discepoli.
«Allora frate Bernardo con frate Egidio si incamminò verso il santuario di San Giacomo; san Francesco invece con un altro compagno scelse un’altra località; gli altri quattro, a due a due, si incamminarono verso le altre direzioni» (VbF 30: FF 368).
Prestando fede a tale indicazione, l’anno dell’arrivo dei primi frati pellegrini a Santiago, inviati da Francesco, potrebbe essere addirittura il 1208-09. Ma certamente negli anni successivi furono molti altri i frati inviati in Spagna e a Santiago in particolare. Per esempio, nel 1219 fra Giovanni Parenti (primo ministro della Spagna) raggiunse la penisola iberica con circa 100 frati, su mandato del Capitolo Generale e una tradizione vuole che lo stesso san Francesco si unisse a questa missione fondando molti conventi.
(Se vuoi approfondire questi aspetti, leggi questo articolo!).
Tutti in cammino
Sembra quindi che ci sia un grande collegamento fra san Giacomo, i pellegrini e i frati… e mi permetto di aggiungere anche con voi giovani in cammino, in ricerca.
Questo ci mette tutti sullo stesso piano, tutti in cammino, tutti i ricerca del volto vero del Signore Gesù. San Giacomo ha vissuto accanto a Lui, sa bene cosa significa cercarlo, perderlo e ritrovarlo. Sa cosa significa mettersi in cammino: faticare, gioire, resistere, gustare… E Francesco non è certo da meno.
Sentiamoci quindi tutti compresi da questo nostri santi, sostenuti e accolti. Loro sanno bene cosa significa, e ci continuano a ripetere con il Signore Gesù: non temere, non temere, non temere!
Il Signore è grande
fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org