Oggi condividiamo un contributo di Gaetano Piccolo (tratto da Famiglia Cristiana) che parla dell’immagine che talvolta abbiamo di Dio riguardo la vocazione. Forse la vocazione è un copione già scritto su cui noi dobbiamo recitare? Forse che Dio si diverte a nasconderci tranelli?
Qui è in gioco la nostra libertà. Vediamo perché.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org

Dio non si diverte a costruire tranelli o a rovinarci la vita con i suoi enigmi. Il suo progetto su di noi non è così nascosto… Come scoprire allora la nostra strada?
Se ci fosse un disegno già scritto da qualche parte, quasi come se si trattasse solo di una specie di copione teatrale che ciascuno deve solo trovare e recitare, vorrebbe dire che di fatto non siamo veramente liberi di scegliere la nostra vita. A volte pensiamo a questo disegno di Dio come se fosse un indizio che Dio ha nascosto da qualche parte, come in una grande caccia al tesoro. Un indizio che dobbiamo trovare dentro un certo tempo, scaduto il quale, abbiamo perso.
Mi sono sempre chiesto quale immagine di Dio emerga da una visione di questo tipo. Dio appare come uno che si diverte a costruire tranelli, uno che non parla chiaro, uno che ci rovina la vita con i suoi enigmi. Alla fine la responsabilità è sempre sua: se Dio avesse parlato più chiaramente, probabilmente avrei realizzato meglio la mia vita!
Sarebbe più opportuno, forse, pensare che questo disegno non è così nascosto, ma è scritto dentro di noi. Sono io con i miei doni, i miei limiti, la mia storia, il disegno che Dio ha tracciato. Per questo, capire la volontà di Dio su di me significa innanzitutto conoscere me stesso, per quanto possibile. Ma proprio perché solo Dio mi conosce fino in fondo, solo nella relazione con Lui posso fare verità sulla mia vita. Solo se vedo quale tessera del puzzle sono, posso collocarmi meglio nel quadro del mondo.

Non c’è dunque un copione già scritto da recitare, ma sicuramente c’è un modo più adatto a me per amare di più, per essere me stesso, per essere felice sapendo di essere al mio posto.
Intraprendendo un percorso di discernimento, è dunque necessario prima di tutto pregare il Signore perché ci guidi in una sempre più profonda conoscenza di noi stessi. Dio ci ama e per questo siamo sicuri che ci spinge sempre verso il nostro bene, ci apre gli occhi e ci invita a scegliere la vita!
Gaetano Piccolo (tratto da Famiglia Cristiana)