In questi anni di accompagnamento di tanti ragazzi (e talvolta con lunghi cammini di discernimento) è emerso per molti uno scoglio invalicabile: la fatica, se non l’impossibilità di prendere una decisione “seria” per la propria vita. La paura di decidersi sembra bloccare la vita di tanti e tanti giovani.
Avere una relazione affettiva stabile, sposarsi, costruire una famiglia, dire SI’ ad una chiamata religiosa… Grande è la paura di sbagliare (un “orco” terribile per tanti giovani!), forte l’illusione di poter restare a “mezza via” tenendo aperte tutte le possibilità anziché darsi “una meta” precisa. Meglio rimandare a tempo indeterminato decisioni “forti” per non soffrire e rischiare. Più semplice collocarsi in zone d’ombra intermedie dove è sempre pronta un’uscita di sicurezza, una porta socchiusa per ancora potere scappare e fuggire e illudersi di ricominciare (per es. la scelta di convivere di tanti ragazzi nasconde anche queste dinamiche).
Insieme – è vero – vi sono tutte la difficoltà di un tempo non facile per i giovani, un tempo che ha azzerato la speranza, carico di precarietà e incertezze. E così, ecco finte giovinezze “perpetue”, adolescenze mai finite, spesso in un protrarsi di riti sterili e tristi (dallo spritz, all’obbligo di divertirsi a tutti i costi, ai viaggi, alla moda, all’apparire…per non dire altro). Oppure, vite votate alla carriera e agli studi e ad una coltivazione di sé spesso colta e raffinata, ma impermeabili a ciò che davvero da senso e riempie il cuore, in un continuo rimandare un’assunzione di responsabilità per la propria esistenza, illudendosi che questa sia eterna.

Ma non è così! Il tempo scorre e in un attimo la giovinezza passa, e non solo! Ed è davvero una tragedia quando questo meraviglioso periodo si insabbia e arena e non si apre e non si decide ad un futuro, ad una prospettiva di pienezza e di senso, ad una direzione di vita, all’amare!
Cari amici, dal Signore abbiamo ricevuto doni straordinari! Per ciascuno Egli ha in serbo una “meta d’amore”, una vocazione di santità e bellezza: scopriamola e inseguiamola! La nostra persona, ai Suoi occhi, è unica e irripetibile così come le nostre vite: rendiamole luminose e generose e amanti !
E’ importante, al riguardo, imparare e allenarsi ogni giorno ad un primo passo cruciale: la preghiera! Chiediamo continuamente al Signore, come San Francesco: “Signore cosa vuoi che io faccia?”. Lui è il custode dei nostri sogni e desideri, della nostra strada, della nostra felicità. Crescendo nell’intimità con Lui, sarà più facile intuire la direzione e la meta; non saremo più soli nel nostro discernimento e nella nostra ricerca. Lo Spirito Santo di Dio, pazientemente ci offrirà luce e orientamento e pace.
Sarà necessario imparare e allenarsi ogni giorno ad un altro passo fondamentale: la decisione! Ogni pur piccola decisione, infatti, ci impegna alla consapevolezza di noi stessi, ci porta a scoprire e valorizzare la bellezza seminata da Dio in ciascuno. Ci abilita a passi sempre più ampi e impegnativi, senza la pretesa di avere “tutto e subito”. Ci indirizza alle grandi scelte, ci sollecita a guardare lontano, ad uscire da noi stessi, ci deve spingere ad amare. Là dove permane, l’autoreferenzialità pagana e senza Dio, così come il lasciarsi andare, la fuga, il disimpegno, il farsi trascinare, la non assunzione di responsabilità o il peccato dell’accidia (come è definito dalla Chiesa), ci si prepara a giorni vuoti, di tristezza e solitudine.
E tu… che “meta d’amore” hai scoperto per la tua vita? Stai pregando per essa? E come ti stai decidendo nei suoi confronti?
Vi benedico.
Al Signore Gesù sempre la nostra Lode.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
Bellissimo post
Sono stupefatto dalla profondità delle parole e anche da quanto si applicano a me, affetto da adolescenza cronica.
La ringrazio per il suo impegno a mantenere attiva questa pagina
Le auguro il meglio e continuerò a leggere questo post che infondono tanto coraggio
Grazie della tua sincerità Francesco. Siamo tutti in cammino. Coraggio, non demordere, chiedi al Signore di aiutarti e rimboccati le mani: la Vita ti aspetta!
Volevo fare una domanda che forse c'entra poco col post, ma è una cosa che vivo e che non mi fa vivere a pieno la risposta che voglio dare a Dio per la mia vita. Perchè per essere accettati in una comunità/ordine bisogna possedere un ottima salute? Perchè chi ha una disabilità (che comunque non limita di fatto una vita automa e comunitaria) viene subito scartato come non adatto? So che è un discorso delicato e per questo spero in una risposta. Alle volte c'è chi è deciso, ma ha le porte chiuse… Distinti saluti.
Pace a te. Grazie per la fiducia e la domanda. Al riguardo, per accogliere in una congregazione o nell'Ordine francescano dei candidati, è lo stesso diritto canonico (dunque la legislazione della Chiesa ) a stabilire la necessità di una sana costituzione fisica. Vi è dunque un orientamento dall'alto e una direzione da tenere presente . Allo stesso tempo, quando si presenta un candidato con le più diverse problematiche di salute ( e succede!), ogni volta si cerca di valutare, l'effettiva possibilità di inserimento in una comunità e anche (questione non irrilevante) di servizio pastorale….Non c'è dunque sempre e in ogni… Leggi il resto »
Decisione… Sinonimo di libertà a volte negata… Chi può, sia deciso nella vita perché passa in fretta….
Una preghiera per tutti quelli che si trovano nelle condizioni di dover compiere una grande decisione per la vita e una preghiera per tutti quelli quelli che non possono decidere liberamente che senso dare alla propria vita.
Grazie della tua condivisione Simon. La preghiera reciproca è sempre un’arma potente!