Molti di voi mi scrivono desiderando sapere concretamente cosa “fanno” i frati, come passano la loro giornata, com’è la loro quotidianità.

Riporto parte della lettera di Aldo con la mia risposta e anche vi invito a rivisitare un mio post precedente sempre su questo tema.
A tutti comunque rivolgo l’invito a venire a trovarci e sostare qualche giorno in una nostra comunità francescana. Come dice il vangelo “venite vederete” . Vi attendiamo.

Lettera di Aldo
Salve frate Alberto. Vorrei cominciare col farti i complimenti per il blog, e per tutto quello che fai per noi giovani in “ricerca”!
Mi chiamo Aldo e ho 20 anni, sempre di più penso di consacrarmi al Signore tra i figli di San Francesco. Mi trovo però davanti tanti piccoli “problemi” […]. I miei amici ridono di me, i miei genitori sono nettamente contrari e la reputano una vita di inutili privazioni, i parenti credono che sia diventato matto e reputano la vita da frati una vita da “carcerati” e tante altre critiche qua e là. Tutto questo credo sia solo per via dell’ignoranza, perché non si sa che vita faccia un frate realmente – se non la sua vita spirituale […]. Preso comunque dalla voglia di sapere in cosa consista la “vita da frate” sono sempre alla ricerca su internet, in modo da potermi schiarire sia io le idee, ma soprattutto far capire ai miei amici e parenti stretti che fare il frate non vuol dire essere uomini isolati da tutto (perché è questo che i giovani pensano dei frati).
Ho sempre pensato alle attività di un frate a livello spirituale, e cioè la preghiera costante, l’aiuto agli ultimi, l’evangelizzazione, la missione, la vita fraterna e in condivisione, la povertà evangelica, lo studio ecc. […] I giovani che si avvicinano a questa vita, queste cose bene o male le sanno! Sanno che sarà una vita molto “piena” e con tante rinunce!! Però, i giovani vogliono sapere anche la vita da “uomo” che fa il frate!! Cerco di spiegarmi: per esempio che cosa fa un frate nel tempo libero? Può uscire dal convento… vedere gli amici… usare il computer… avere degli hobby? Può avere un tot di tempo da dedicare a se stesso?? Non so se sono riuscito a spiegare quello che intendo dire! Non ho detto se può avere una donna, una macchina, una casa, andare in discoteca o qualsiasi altra cosa, che mi pare ovvia e scontata che un frate non possa avere o fare! Ma parlo di piccole cose che sono di complemento alla vita “umana” (per esempio anche il Santo Padre ha un pc!).
Io credo che se i giovani sapessero di più sulla vita “umana” dei francescani potrebbero spiegare meglio ai parenti e amici di che si tratta e si avvicinerebbero molto di più e senza paura e senza farsi troppe domande!! E sapendo che fare il frate non vuol dire vivere in un’isola sperduta! Mi scuso se mi sono dilungato tanto, ma credo che come me ci siano tanti giovani in Italia con i miei stessi dubbi e che vorrebbero fare il passo, ma sono bloccati solo per l’ignoranza del non sapere! Spero in una sua risposta un abbraccio e pace e bene!!!

Risposta di fra Alberto
Pace a te caro Aldo, grazie per avermi scritto il tuo lungo e bel commento, grazie per la fiducia. Prima di tutto vorrei incoraggiarti nel tuo cammino di discernimento.
Per diventare frati, ricorda bene, al primo posto bisogna mettere il Signore Gesù e il suo Vangelo! Tutto il resto, ma proprio tutto, viene riletto all’interno di questa scelta. Un francescano è pertanto sempre proteso con tutte le sue forze, mente e cuore e intelligenza al suo Signore. Per Lui solo ha fatto questa scelta e in vista di Lui. Il riferimento al Vangelo, è dunque la chiave interpretativa per la vita del frate! Egli dunque non è un super-man bensì un semplice e povero uomo che ha deciso di confidare solo nel Signore e nella sua chiamata, e per questo cerca di ripetere e riproporre nei suoi giorni la vita, i gesti, i sentimenti, gli atteggiamenti di Gesù.
Certo, poi nella vita concreta, molte cose dipendono anche da dove un frate si trova ad operare pastoralmente, dalla nazione in cui vive e dal contesto culturale e sociale che lo circonda, dall’età e dalla formazione personale. Un conto poi se si è a servizio in una parrocchia, o in missione… se un frate è uno studente o forse un insegnante… se invece lavora con i giovani o piuttosto con i malati.
Le esigenze cambiano moltissimo e anche l’operare dei frati, compreso l’uso di tutti gli strumenti e mezzi che egli può avere a sua disposizione (N.B: sempre comunitariamente!). Nulla infatti appartiene o è di proprietà del singolo.
Per altre questioni a cui accenni mi piace definire il frate come un “uomo libero” e gioioso e contento nel Signore e dunque un uomo impegnato in tantissimi ambiti: il frate è uno che prega, annuncia e predica il Vangelo, condivide la sua vita con altri confratelli con la stessa vocazione, ha a cuore i poveri e gli ultimi, coltiva l’amicizia e le relazioni in comunità come all’esterno, gioisce e soffre per gli altri e con gli altri, sorride e piange se c’è bisogno, legge, canta, ama, suona… studia… lavora con le sue mani (l’orto e lava le stoviglie ecc.). Può diventare un missionario nel terzo mondo, ma può anche essere un intellettuale che insegna all’università, o anche un religioso molto semplice e prezioso in un convento. Gioca anche a calcio se gli piace e fa sport …perché no?!! Io per es. amo moltissimo la montagna, anche se poi raramente riesco a fare qualche camminata (se vado, ci vado con i giovani).
Il francescano, come ci ha insegnato San Francesco ama la vita e ogni creatura, il creato, la bellezza… e in tutto e tutti cerca di intravedere la presenza del Signore. Vuole parlare di Lui ovunque e a chiunque, perché di tutti si sente fratello.
Fare il frate è dunque vivere una vita buona e bella, semplice, sobria e lieta (mai frati musoni!!), ricca di relazioni vere e di vicinanza alle persone… il tutto però sempre “nel Signore”. Lui, ricordalo sempre, è la luce di ogni istante della nostra vita… Con Gesù abbiamo tutto, senza di Lui, tutto ci manca!!
Caro fratello, spero di averti in qualche modo risposto. Ti consiglio in ogni caso di venirci a trovare. Solo infatti sbirciando dal di dentro la vita dei frati potrai vedere con i tuoi occhi. «Vieni e vedi» dunque! Ciao.
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org
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