Ricevo molte mail di giovani in cui, da un lato si esprime un desiderio di consacrazione, di aderire alla vita religiosa, di diventare frate; dall’altra, il motivo di tale ricerca è spesso a corto respiro: “per realizzarmi”, “per trovare la pace interiore”, “per fuggire da questo mondo caotico”, “per coltivare l’orto”, perchè amo gli animali” e via dicendo.
Andiamo al cuore della vocazione francescana
Non che le ultime motivazioni siano da disprezzare e in qualche modo non facciano parte della vita di un frate, anzi! Nel mio convento, per esempio, coltiviamo un bellissimo orto.. e ci fa bene e ci rallegra lavorarlo insieme!! Così come la questione del “senso” non è certo da sottovalutare. Queste motivazioni però, non costituiscono l’essenza, non esprimono il cuore della vocazione alla vita consacrata e da sole non giustificano una scelta come la nostra.
Diventare frate, come possiamo intuire dal Vangelo, (cfr. Giovanni 12, 24-26) è prima di tutto amare e dunque seguire e imitare Gesù e i suoi gesti e l’intera sua vita caratterizzata dal dono totale di sè, da un’offerta senza limiti, da un consegnarsi fino alla morte per ciascuno di noi. Vediamo e riconosciamo il volto autentico di Gesù proprio nel suo perdere la vita: questa è la strada anche per tutti i suoi discepoli, e in particolare per un frate francescano. Altro che fughe e ritiri in convento per “stare meglio” o “immergersi nella natura”! Il riferimento, l’ideale, la strada di un frate francescano è Gesù Crocifisso!
E Gesù nel vangelo di oggi ci ricorda questa regola ineludibile della sequela: chi è attaccato unicamente alla propria vita, la perde; chi ama solo se stesso, chi al primo posto mette il proprio io, chi vuole stringere e trattenere la sua vita, chi non ama, in realtà è già morto. La vita autentica e pienamente realizzata, invece, è dono, è amore, è relazione, è apertura, è coraggio, è condivisione, è rischio, è vulnerabilità, è possibilità di essere feriti, forse anche uccisi. Dunque, uno che voglia farsi frate, se non è in questa ottica, ma che frate è?Nel post di ieri parlavo del sacrificio di due nostri giovani frati uccisi alcuni anni fa in Perù per la loro azione in favore dei poveri.
frati martiri di Pariacoto – Perù
Fra pochi giorni ricorderemo la figura di fra Massimiliano Kolbe, martire ad Auschwitz. Due straordinari ed eccezionali esempi di vita donata per amore, insieme però e accanto alla testimonianza nascosta e quotidiana e umile, ma sempre “offerta” di tanti semplici e normali frati francescani che ogni giorno cercano di vivere il Vangelo . E tu, caro amico che stai leggendo queste righe, in che direzione stai andando: verso l’amore e la vita vera, oppure su una strada di morte?
Caro frate Alberto, ti scrissi tantissimo tempo fa per avere un recapito per contattare qualche monastero e tu mi desti l'email di un monastero di clarisse. Ho scritto loro subito, ma non mi hanno mai risposto. Ho provato con un altro monastero di clarisse e niente. Come posso fare?
Mi spiace. riprova ( non scoraggiarti)..oppure vai di persona a visitare qualche monastero chidendo un dialogo personale. Ecco qui alcuni indirizzi http://www.clarisse.it/ita/home.asp
Caro frate Alberto, ti scrissi tantissimo tempo fa per avere un recapito per contattare qualche monastero e tu mi desti l'email di un monastero di clarisse. Ho scritto loro subito, ma non mi hanno mai risposto. Ho provato con un altro monastero di clarisse e niente. Come posso fare?
Mi spiace. riprova ( non scoraggiarti)..oppure vai di persona a visitare qualche monastero chidendo un dialogo personale. Ecco qui alcuni indirizzi
http://www.clarisse.it/ita/home.asp
È possibile diventare un umile frate anche a 43 anni? Sono di Roma e mi piacerebbe sapere dove poter andare a chiedere informazioni grazie
ciao. Se mi mandi una mail ti posso dare un contatto nella tua zona. Pace e bene