Nella “Leggenda dei tre compagni” (un’antica biografia di san Francesco), si racconta come il Santo, per la sua ardente predicazione e con la testimonianza della sua vita semplice e povera ben presto avesse attirato e incuriosito due giovani di Assisi (Bernardo di Quintavalle e Pietro Cattani), che poi sarebbero diventati i suoi primi compagni.
Francesco, per spiegare e insegnare loro cosa avrebbero dovuto fare se davvero volevano unirsi a lui….semplicemente li condusse in una chiesa e aprì, dopo avere invocato lo Spirito Santo, per tre volte il Vangelo! Ecco come andò:
Dalla Leggenda dei tre Compagni
“Nella prima apertura capitò quel consiglio del Signore: “Se tu vuoi essere perfetto va’, vendi ogni cosa che hai, e dà tutto ai poveri e seguimi, e troverai un tesoro nel cielo”. Della qual cosa molto si rallegrò il beato Francesco e rese grazie a Dio. (…) Nella seconda apertura dell’Evangelo saltò fuori quel detto: “niente porterete per via, nè bastone, nè bisaccia, etc.” e, nella terza apertura, quello: “chi vuole venire dietro a me rinneghi se stesso, etc.”. Il beato Francesco in ciascuna apertura del libro rendendo grazie a Dio per la conferma del suo proposito (…) disse a Bernardo e Pietro: “O fratelli, questa è la vita e la regola nostra e di tutti quelli che si vorranno unire alla nostra compagnia. Andate dunque e, come avete udito, così adempite”. Andò dunque messer Bernardo, ch’era molto ricco, e venduto ciò che aveva, ammucchiò molto denaro ed ogni cosa distribuì ai poveri della città. E Pietro similmente secondo la sua possibilità adempì al divino consiglio. Così venduta ogni cosa presero ambedue l’abito, il quale il santo poco prima aveva preso, e da quella ora innanzi insieme con esso vissero secondo la forma del santo Evangelo a loro mostrata dal Signore. E pertanto disse il beato Francesco nel suo Testamento: “Il Signore stesso mi mostrò che dovessi vivere secondo la forma del santo Evangelo”.

Francesco non ha dunque altra Regola se non il Vangelo e al Vangelo vuole sempre ispirarsi e al Vangelo rimanda anche chi si rivolge a lui. Nel Vangelo, però, non vi ricerca tanto un’idea o delle indicazioni semplicemente morali o comportamentali o un sistema di vita, bensì la persona stessa di Gesù. Nel Vangelo, infatti, Francesco ne vede descritti i gesti e le azioni e le parole e i sentimenti e gli affetti. Qui, lo puo conoscere piu da vicino e incontrare e amare e abbracciare e con Lui gioire e soffrire e donarsi. La sua unica premura è dunque, attraverso il Vangelo, quella di guardare a Gesù, imitare Lui, essere in ogni cosa perfetto seguace del Signore Gesù e nello stesso tempo indicarLo ai suoi compagni, spronarli nella sequela, invitarli ad essere anche essi veri e autentici discepoli del Signore.
Il Vangelo dunque, è ormai chiaro, per Francesco non è solo un’idea o un nobile pensiero. E’ una persona, è il Signore Gesù!
Anche oggi, quando questo incontro avviene nel cuore e nell’animo di un giovane, tutta la sua vita parla, si rinnova, si illumina, gioisce ed attrae… Così avvenne per san Francesco, così per i suoi primi compagni Bernardo e Pietro… come per tanti frati. Così può avvenire anche per te!
fra Alberto – fraalberto@vocazionefrancescana.org