Sommesso e debole e quasi nascosto e soffocato rischia di essere, al contrario, il nostro cammino spirituale dell'Avvento; flebili e quasi invisibili rischiano di apparire i segni che rimandano a questo percorso interiore.
Grande è il rischio di rendere il Natale una festa banale, di giungervi in modo superficiale e "pagano". L’Avvento ci indica l’essenziale della vita.
“La relazione con il Dio-che-viene-a-visitarci dà a ogni gesto, a ogni cosa una luce diversa, uno spessore, un valore simbolico. Da questa prospettiva viene anche un invito alla sobrietà, a non essere dominati dalle cose di questo mondo, dalle realtà materiali, ma piuttosto a governarle" (Papa Francesco - Angelus 27 novembre 2016)
In realtà il tempo di Avvento, non ha nulla di "debole": è, infatti, un periodo speciale, unico, davvero "forte"!
È per sportivi, per atleti, per appassionati ed entusiasti.
La liturgia non a caso è ricca di immagini che evocano movimento, lo spostarsi e il mettersi in cammino, la necessità di riposizionare e aggiustare la propria vita, l'invito ad uscire dalla staticità e dalla mediocrità. Nelle letture appare evidente questa sana e provocante tensione: preparatevi! state pronti! spianate la strada! riempite e date un senso alle vostre vite vuote...
VIENE IL SIGNORE !
VIENE IL SIGNORE !
Grande è il rischio di rendere il Natale una festa banale, di giungervi in modo superficiale e "pagano". L’Avvento ci indica l’essenziale della vita.
“La relazione con il Dio-che-viene-a-visitarci dà a ogni gesto, a ogni cosa una luce diversa, uno spessore, un valore simbolico. Da questa prospettiva viene anche un invito alla sobrietà, a non essere dominati dalle cose di questo mondo, dalle realtà materiali, ma piuttosto a governarle" (Papa Francesco - Angelus 27 novembre 2016)
IMMERSI NEL MISTERO DELL'INCARNAZIONE!
Tutta la pedagogia liturgica, i testi, i colori, i preparativi ci guidano verso questa gioia che vivremo a Natale.
La gioia non può essere limitata ai sensi dello sguardo e del gusto, deve invadere il cuore. L'Avvento è dunque un prezioso momento di preparazione interiore, un tempo in cui "allenarsi", "fare palestra", "esercitarsi" spiritualmente con la pazienza e la tenacia degli atleti che mirano a grandi risultati.
Approfittiamo della profondità delle letture per ascoltare la voce del profeta Giovanni Battista, del profeta Isaia ..., dedichiamo spazio al silenzio e alla preghiera personale..., prepariamo la strada per accogliere il Signore Gesù che viene.
LA BUONA BATTAGLIA DELLA FEDE
LA BUONA BATTAGLIA DELLA FEDE
“Dio è più potente e più forte di tutto. Questa convinzione dà al credente serenità, coraggio e la forza di perseverare nel bene di fronte alle peggiori avversità. Anche quando le forze del male si scatenano, i cristiani devono rispondere all’appello, a testa alta, pronti a resistere in questa battaglia in cui Dio avrà l’ultima parola. E questa parola sarà d’amore e di pace!”. (Papa Francesco - Cattedrale di Bangui, 29 novembre 2015)
VEGLIAMO E VIGILIAMO!
VEGLIAMO E VIGILIAMO!
L’invito di Gesù nel tempo dell’Avvento è a vegliare, a fare attenzione, a non sprecare le occasioni di amore che ci dona:
“Essere attenti e vigilanti sono i presupposti per non continuare a ‘vagare lontano dalle vie del Signore’, smarriti nei nostri peccati e nelle nostre infedeltà; essere attenti ed essere vigilanti sono le condizioni per permettere a Dio di irrompere nella nostra esistenza, per restituirle significato e valore con la sua presenza piena di bontà e di tenerezza”. (Papa Francesco, Angelus 3 dicembre 2017).
A TUTTI... BUON CAMMINO D'AVVENTO!
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